Giles Devere Smith | Oltremare

0
Oltremare-1
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
di Giorgio Serafini Prosperi
con Caterina Casini e Alessandro Marmorini
diretto da Giles Devere Smith
scene Maria Inferrera
tecnica Piero Ercolani
9 Maggio 2015, Carrozzerie N.O.T., RM

La storia narrata in Oltremare, testo di Giorgio Serafini Prosperi presentato alle Carrozzerie N.O.T. è quella di Anna e Slobo, una coppia di esuli non più giovani e assediati dai ricordi e dai proprio demoni. La regia di Giles Devere Smith vede i due personaggi, interpretati da Caterina Casini e Alessandro Marmorini, intrappolati tra mobili antichi e memorabilia, in una casa nel mezzo del nulla. Il canto di amore di John Alfred Prufrock recitato da una voce femminile off, come proveniente da un’altra stanza, conferisce sin dal principio un tono amaro alla rappresentazione, costituita da squarci di scene di vita quotidiana della coppia nel corso di una notte bianca. La malattia di Anna, l’alcol per dimenticare antichi traumi, la sua gelosia morbosa, la brutalità di Slobo assieme alla sua virilità, non danno quasi spazio a momenti di distensione, tra scatti d’ira, un mazzo di fiori rifiutato, un assedio di gabbiani immaginari e dichiarazioni d'”amore” – “Spero spesso che tu muoia” sottolinea Anna sprofondata nella poltrona posta frontalmente sullo spazio scenico aperto alla visita dello spettatore, al quale pian piano viene rivelata l’origine del male dei due individui. Un’evento risalente all’infanzia, per Anna, quello dell’andare “oltremare” trascinata dal padre attraversando il confine Est del Nord Italia, attraverso uno dei flussi migratori che tra il 1946 e il 1947 partono dal Nord dell’Italia verso l’allora Jugoslavia di Tito inseguendo l’utopia socialista. In quella terra dove si dove si svolsero invece avvenimenti di opposta natura, ricordiamo la tragedia di Goli Otok “l’Isola Calva”, Slobo invece vi è nato, e talvolta le sue origini emergono attraverso l’uso della lingua slava, che viene declamata con rabbia e risentimento. Il ritorno del rimosso risulta il fulcro drammaturgico di un testo di matrice tragica – compare anche la citazione biblica “Le colpe dei padri ricadono sui figli” – dove il conflitto è tra il rivivere il trauma rircordandolo ossessivamente (Anna) e il rimuoverlo duramente (Slobo). Alla fine arriverà l’alba come deus ex machina a mettere fine alla notte insonne e a placare i loro affanni.

Il ruolo di Slobo era stato interpretato dall’attore Sasa Vulievic, scomparso nel 2014 e ricordato nel corso della serata con un’esibizione di fisarmonica e un montaggio video di Antonietta de Lillo. Il giovane Marmorini prende sulle spalle un lascito importante, e recita uno Slobo differente, più giovane, una sorta di figlio adottivo e badante dell’anziana Anna, ma il legame tra i due conserva la dinamica violenta della gelosia e della possessività, tra ricordi inesatti e riferimenti al vissuto (la donna chiama l’uomo “Sasa”). Organizzata dall’associazione Laboratori Permanenti di San Sepolcro (Arezzo) di cui la Casini dirige il Laboratorio Teatrale, la rappresentazione di Oltremare assume un carattere commemorativo rafforzante il valore del racconto di una storia simbolica come quella di “Oltremare”, dove si fondono realtà e finzione (grazie ad una recitazione estremamente naturale e quotidiana), individuo e storia, morte e vita.

Print Friendly, PDF & Email
condividi:
   Send article as PDF   

Autore

Redazione

Lascia un Commento

Continuando ad utilizzare il sito, l'utente accetta l'uso di cookie. Più info

Le impostazioni dei cookie su questo sito sono impostati su "consenti cookies" per offrirti la migliore esperienza possibile di navigazione. Se si continua a utilizzare questo sito web senza cambiare le impostazioni dei cookie o si fa clic su "Accetto" di seguito, allora si acconsente a questo.

Chiudi