Foto Giacomo Citro
Doppio appuntamento di danza al Teatro Tor Bella Monaca di Roma venerdì 24 e sabato 25 Gennaio. All’interno della programmazione, curata quest’anno per la danza da Patrizia Cavola, la storica Associazione Sosta Palmizi ha presentato Balocco + Sleep Elevation.
Balocco
coreografie e interpretazione: Giorgio Rossi tecnico Luci: Mara Cugusiprodotto e distribuito da : Associazione Sosta Palmizi
Sleep Elevation
di Mariella Celia regia/coreografia/performance: Mariella Celiaassistenza artistica: Giorgio Rossi
disegno luci: Mara Cugusi
post produzione musicale: Alessio Rosi, Casa Ohm
co-produzione: Sosta Palmizi
con il sostegno di: Electa Creative Art, La Scatola dell’Artee del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-Direzione Generale Spettacolo dal Vivo, della Regione Toscana – Settore Spettacolo, del Comune di Arezzo
24 – 25 Gennaio 2014, Teatro Tor Bella Monaca, Roma
Vai al sito del Teatro Vai al sito di Sosta PalmiziL’ Associazione Sosta Palmizi, nata nel 1985 ad opera di Giorgio Rossi e Raffaella Giordano, ha rappresentato per tantissimi anni la danza contemporanea in Italia. Una formazione longeva e attivissima nel territorio che ha saputo diffondere in modo capillare la propria attività coreografica, con spettacoli, seminari ed eventi di incontro tra i più vari. Da tempo affianca a queste attività il supporto per i giovani coreografi, giovani menti e corpi, collettivi o singoli artisti che si cimentano per le prime volte alla realizzazione del loro personale linguaggio artistico.
La serata del Teatro Tor Bella Monaca lo scorso 25 Gennaio è stata uno splendido esempio di questa modalità di lavoro. Da una parte troviamo il co-fondatore dell’Associazione, Giorgio Rossi, con il suo storico solo Balocco datato 1992, che come un mentore e un supervisore poco invasivo ha affiancato, dall’altra parte, il debutto coreografico di una artista che gravita nella fucina degli emergenti Sosta Palmizi, la danzatrice Mariella Celia.
Il primo approccio alla coreografia della Celia prende il nome di Sleep Elevation, un solo che trae ispirazione dal sogno lucido, o sogno cosciente, in cui si sogna consapevoli di stare sognando. La sua personale ricerca tende soprattutto a smascherare una serie di clichés, tendenzialmente femminili, attraverso la dissacrazione tipica del riso. Una verve comica attraversa tutto lo spettacolo, togliendo significato e senso a tanti stereotipi, rendendoli goffi, smascherandoli dagli orpelli della socialità. Ci lascia entrare nella quotidianità del suo sogno ad occhi aperti, nell’intimità della sua casa, resa attraverso pochi oggetti, un tavolo, due sedie, un armadio, svelandoci i meccanismi tipici della donna che vuole apparire ciò che non è. La sua presenza scenica è magnetica, la sua eleganza fisica anche, e riesce a catturare il pubblico per tutti i 40 minuti di spettacolo. La sua comicità non è mai ostentata o caricaturale, semplicemente è, e scatena un’ilarità sincera e viscerale. La danza, forse troppo poca per una danzatrice delle sue capacità tecniche, poteva apportare una sfumatura ancora più malinconica e contrastare il registro comico. Ma nel complesso sicuramente una più che ottima prima prova coreografica.
A suggellare la serata, l’intramontabile solo di Rossi, nato da una serie di spunti, immagini, libri e poesie che hanno ispirato la sua vita e la sua artisticità. Uno spaccato commovente e raffinato di anima, che si snoda tra letture, gesti quotidiani, danze evocative e onestà intellettuale.