Autore Giusy Lauriola
Luogo Collezionando Gallery – Via Pietro Cavallini 22 – Roma
a cura di Ada Egidio
fino al 24 ottobre 2015
La nuova sede della Collezionando Gallery a Prati di Ada Egidio, inaugurata ad aprile di quest’anno, presenta le creazioni di Giusy Lauriola, artista che vive e lavora a Roma. Le opere esposte qui sono un’evoluzione delle creazioni precedenti che sono state presentate nel 2010 al Centro Culturale Arabo a Damasco in Siria. I soggetti, sempre femminili, prima passeggiavano tra i vicoli di Roma come presenze concrete dotate di ali sulla schiena, invisibili agli altri ma pesanti per loro. Un peso che nasce dal proprio desiderio di evadere lontano dal quotidiano. Ora queste donne sono cresciute, sono riuscite a realizzare le proprie aspirazioni e volano, guardando il mondo al di sopra. Infatti le opere esposte, tutte di piccolo formato su tela, sempre colorate e lavorate a tecnica mista, sono caratterizzate dall’utilizzo di uno strato di plexiglass che crea due livelli visivi e un effetto tridimensionale per cui la percezione diventa sospesa e onirica.
L’intento di Lauriola è quello di sperimentare vari materiali associandoli ogni volta in modo diverso. I soggetti non hanno più bisogno di ali: si sostengono con la loro determinazione. La prospettiva dall’alto consente loro di distaccarsi dagli eventi per osservarli oggettivamente, per decidere dove andare e cosa fare della loro vita, ricercando un equilibrio esistenziale. Sono figure fluttuanti e leggiadre, ballerine sospese su un mondo che pare nuovo, colorato e con arbitrari confini tra gli stati nazionali, auspicio di un pianeta unito e pacifico. Visioni nuove che portano a guardare da diverse angolazioni; non a caso l’artista, in una rappresentazione del pianeta come fosse una cartina geografica, afferma di aver raffigurato il mondo secondo l’inusuale proiezione di Arno Peters, assolutamente meno in voga di quella di Mercatore, riportata nei libri scolastici e che tende ad ingrandire la zona a settentrione dell’emisfero.
Il tratto stilistico di Lauriola è figurativo, anche se in alcuni sfondi impiega colate di resina e pittura, che rivestono l’opera di un sapore astratto, preannunciando la sua attuale ricerca artistica, imperniata su una maggiore libertà per la forma, intesa come uno spazio in cui può realizzarsi ed esprimersi come fanno le donne di questi quadri, che svincolatesi dalle costrizioni della vita reale, sono fuoriuscite dall’ambiente, diventando leggere.