Dopo l’ottima accoglienza alla 69° mostra del cinema di Venezia, Gli equilibristi si appresta ad uscire in ottanta sale italiane il 14 settembre. Dieci minuti di applausi e il Premio Francesco Pasinetti 2012 per la migliore interpretazione a Valerio Mastandrea.
Gli equilibristi, 100′, Ita
Regia Ivano De Matteo
Sceneggiatura Valentina Ferlan, Ivano De Matteo
Fotografia Valentina Ferlan
Montaggio Marco Spoletini
Musiche originali Francesco Cerasi
Scenografia Massimiliano Sturiale
Costumi Valentina Taviani
Suono in presa diretta Antongiorgio Sabia
Distribuito da Medusa Film
Interpreti Valerio Mastandrea (Giulio), Barbora Bobulova (Elena), Rosabell Laurenti Selle (Camilla), Grazia Schiavo (Stefania), Antonio Gerardi (Pietro), Antonella Attili (Marta), Stefano Masciolini (Lucio), Giorgio Gobbi (Mario), Francesca Antonelli (signora lucine cimitero), Damir Todorovic (Goran), Antonio Tallura (medico), Daniele La Leggia (Gabriele), Pierluigi Misasi (pizza boy) e con Paola tiziani Cruciani (proprietaria appartamento di periferia) ,Lupo De Matteo ( Luca) con la partecipazione di Maurizio Casagrande (Stefano), Rolando Ravello (Franco)
Un amplesso consumato di nascosto tra gli archivi di una stanza. Giulio – Valerio Mastandrea – ha quarant’anni e una vita apparentemente tranquilla. Una casa in affitto, un posto fisso, un’auto acquistata a rate, una figlia ribelle, un bimbo dolce e sognatore, una moglie che ama e che tradisce – Barbora Bobulova -. E poi la separazione e la nuova vita, fatta di spese sempre più ingenti, con i rapporti che si allentano fino al silenzioso incontro con la comunità di Sant’Egidio.
Un occhio buttato su cosa succede a chi “osa” separarsi ai nostri giorni, e, soprattutto, su come ci si ritrovi “costretti” a vivere per mantenere una famiglia, ancor prima di se stessi.
Un’analisi sui sentimenti di una crisi attraverso la solidarietà e il pudore.
Fino a quanto può arrivare la solidarietà dell’altro, che come noi vive di stessi problemi? E poi i conti con noi stessi, la vergogna di chi vive nello stento, il tentativo di mantenere una dignità di fronte agli affetti, anche a costo di perderli. Si può vincere questa dignità?
Lo stesso decoro, però, porta Claudio a rifiutare di lavorare nell’illegalità nel momento in cui un amico extracomunitario gli propone di lavorare come Babbo Natale di strada per racimolare qualche soldo.
Cercare di sopravvivere dentro regole che cercano di escluderti.
L’effetto domino che si ripercuote su ognuno di noi.
Una commedia dal sapore amaro che esplora con efficace immediatezza le svariate situazioni in discesa di un uomo che di colpo scopre quanto sia labile il confine tra benessere e povertà.
Siamo acrobati sul filo dell’equilibrio economico. Un paradosso. Il limbo per cui si è troppo ricchi per ricevere aiuti ma troppo poveri per vivere in questa società.
«Ci hanno fatto credere di essere ricchi, ed ora stiamo pagando il conto». Questa la denuncia di Ivano De Matteo, che ha fortemente voluto Valerio Mastandrea in questa pellicola.
E proprio l’interpretazione di Mastandrea, un clown drammatico, che accompagna in modo magistrale lo sviluppo del melodramma, offre ai nostri occhi i segni fisici della psicologia del personaggio.
Una maschera felice che nasconde amarezza, un sorriso che taglia la tela facendo scorgere il panorama nascosto dietro.
Link trailer del film: http://www.youtube.com/watch?v=NbW8jJXfIs8
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