La sera del primo giugno 2013, presso il circolo ricreativo Caracciolo di Roma ci si è intrattenuti con ottima birra, squisite pietanze e le accoglienti sonorità delle band italiana emergente Gli Idealisti. Si tratta di un quintetto composto da Antonio Granatiero, voce e chitarra ritmica del gruppo, Claudio Del Vita, chitarra solista e voce, Fabio Passafiume alla batteria, Victor Quinones al basso e infine Francesco Tomaiuolo alle tastiere e alla fisarmonica.
Gli Idealisti
line up:
Antonio Granatiero – Voce chitarra Fabio Passafiume – Batteria e percussioni Claudio Del Vita – Chitarra e voce Victor Quinones – BassoFrancesco Tomaiuolo – Tastiere, fisarmonica, tamorra
genere: rock, reggae
dove: Circolo Ricreativo Caracciolo, Roma
quando: 1 giugno 2013
info: Gli Idealisti
ascolta:
mare mare Superlove
Il programma della serata era costituito sia da brani inediti che da brani di musica italiana e straniera rivisitati sulla scorta delle tendenze musicali della band. Fin da subito la formazione ha dato prova di un sound che riecheggia molto da vicino i ritmi tipici della musica reggae, con altri più inclini alla musica popolare italiana e alle ritmiche rock-grunge degli anni ‘90.
La prima canzone eseguita ricorda un mix a cavallo tra le frasi musicali lente e avvolgenti dei primi singoli dei Pearl Jam (Black fra tutte) e i motivi di musica pop italiana più recente. Il connubio funziona. Ad una ricerca disperata di sonorità stravaganti il gruppo predilige una cura dello strumento più tradizionale, come a volerne valorizzare il suono che lo contraddistingue, che lo identifica.
Gli arrangiamenti si susseguono con motivi pop-rock melodiche ed altre più graffiate e d’impatto, il tutto pilotato dalla voce del frontman Antonio Granatiero, che con versi carichi d’espressività e un timbro vocale molto simile a quello dei celebri Samuele Bersani e Daniele Silvestri, restituisce una carica di emozioni miti e consolanti. Dopo alcune cover, una di esse direttamente estrapolata dal repertorio funk più gettonato ed altre tipiche della tradizione romana e della musica del sud, il gruppo ha eseguito una canzone d’amore originale, contrassegnata da situazioni musicali tipiche della tradizione folk, anche qui con alternanza di motivi melodici ed altri più energici.
Sono stati eseguiti inoltre brani che ricordavano marce militari, altri con percussioni essenzialmente rock e chitarre maggiormente impostate sul reggae, su cui venivano lanciati incalzanti soli di tromba (eseguiti con la tastiera), questi ultimi presumibilmente influenzati dalla cultura Ska. Ma non solo, mantenendo invariati i tratti che più li caratterizza, voci e liriche in primis, il quintetto ha proseguito con altri richiami alla musica moderna, passando dal funk fino al rock and roll, per chiudere con una esecuzione in duo chitarra-fisarmonica di grande impatto.
Sicuramente un gruppo che fa tesoro di un ascolto vario e approfondito di molti stili musicali, così da poter caricare di idee fresche, per nulla ripetitive e sempre calzanti i propri lavori. La loro forza risiede in questo: prescindendo da un’impostazione tecnica di tutto rispetto Gli Idealisti sfoggiano con pieno entusiasmo e sincerità la loro passione per la musica. Lo fanno dando prova di vivere la creatività musicale come fosse un gioco, un modo di essere, uno stile di vita a tutti gli effetti. E sul palco questo riesce a percepirsi istantaneamente, perché fondato su una prassi esecutiva estranea alla mera tecnica e anzi assolutamente libera, sognante e per questo carica del fascino di un sound che arriva dritto alle emozioni e al coinvolgimento dell’ascoltatore.
