La Carocci ed. pubblica l’edizione italiana, a cura di Giovanni Isabella, de “Gli Ottoni. Una dinastia imperiale fra Europa e Italia” della medievista Hagen Keller.
Titolo: Gli Ottoni. Una dinastia imperiale fra Europa e Italia
Autore: Hagen Keller
Editore: Carocci
Anno I ed.: 2012
Il libro di Hagen Keller analizza la dinastia regia ottoniana, compresa tra il 919, – anno della dieta durante la quale i Franconi e i Sassoni scelsero come re Enrico, capostipite della dinastia degli Ottoni – e il 1024 – anno della morte di Enrico II – contrastando in particolare due elementi dell’interpretazione più diffusa, legata anche a pregiudizi nazionalistici e ideologici.
In primo luogo, una consuetudine tipica soprattutto della storiografia italiana, ovvero la tendenza a ricostruire la storia e lo sviluppo dell’Italia medievale escludendo il ruolo politico degli Ottoni. In secondo luogo, l’attribuzione a Ottone I della pratica di conferire ai vescovi il titolo di conti, con i possedimenti e i poteri connessi, i quali non sarebbero passati in eredità a figli o parenti, rimanendo nelle mani del re. Si è potuto dimostrare invece che di fatto Ottone I non fece altro che legittimare il potere che i vescovi avevano già acquisito nella penisola durante i conflitti tra i Comuni e le Signorie. Keller dimostra, a questo proposito, che è solo con l’estendersi della sfera d’influenza ottoniana nel regno d’Italia — con il matrimonio tra Ottone I e Adelaide — che la spartizione dei titoli ducali tra i vescovi si diffuse anche nel regnum teutonicum.
All’interno di questa impostazione generale di partenza, il lavoro di Keller analizza innanzitutto i principali mutamenti nell’amministrazione e nell’organizzazione del potere rispetto al regno carolingio. Prima dell’avvento dei sovrani sassoni, ad esempio, i possedimenti territoriali, considerati dai re carolingi come patrimoni personali, venivano spartiti tra i figli o tra i vari parenti. A partire dal X secolo invece il dominio regio, trasformandosi in un regno stabile e duraturo, slegato dalla singola personalità del re o della casa regnante, diviene prerogativa di uno solo dei figli del re o di uno dei suoi parenti più prossimi. Questa peculiarità, che si afferma durante il periodo del potere della dinastia degli Ottoni, ne fa un’esperienza politica sovrannazionale assolutamente nuova, nonché il momento di formazione di una identità comune tedesca, di una aristocrazia legata al re non in virtù di un insieme di istituzioni stabili, ma tramite la rete di rapporti e alleanze personali che si sviluppavano di volta in volta attorno allo stesso re in carica.
Keller evidenzia a questo proposito l’importanza che assunsero i rituali di celebrazione e di ostentazione del potere, come i riti di riconciliazione di membri della famiglia regnante in contrasto tra loro o, nel caso di Ottone III, la Renovatio imperii Romanorum, cioè lo sforzo di ricongiungere il potere imperiale alla guida spirituale della cristianità al fine di affermare la presenza dell’impero a Roma. Questo lavoro si configura quindi come una stimolante e originale trattazione, nel panorama della storiografia italiana, di un fenomeno così determinante e significativo nella storia d’Europa come la salita al potere di una dinastia sassone.