GRIDARE SLÁINTE CON I RISE UP SINGING

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RISE UP SINGING 4 SAN PATRICK’S DAY

Dove: Init Club

Quando: 17 marzo 2012

Info:

Sito ufficiale

Myspace

Canale Youtube

Di seguito la scaletta della serata linkabile:

1. The atholl-highlinders
2. I’ll Tell me ma
3. Black and Tans
4. Johnny, I hardly knew ya
5. Star of the county down
6. Kelly
7. Some say the devil is dead
8. Mrs McGrath
9. Foggy dew
10. Molly Malone
11. Back home in Derry
12. Rocky road to dublin
13. Danny Boy

1. Óró Sé do Bheatha ‘Bhaile
2. Boys of the old brigade/ Nation once again
3. Strumentale
4. Join the British army
5. Sally McLennane
6. Jar of porter
7. Streams of whiskey
8. Whiskey in the jar
9. Drunken sailor
10. Jacobites by name
11. Dirty old town
12. Red is the rose

Forse qualcuno di voi ha già sentito il nome Rise up singing. Dico forse, perché si tratta di una raccolta di canzoni folk americane, ma si parla di tanti anni fa. Oggi invece questo nome è senz’altro più conosciuto per via dell’omonimo gruppo che da ormai quattro San Patrizi riunisce sotto lo stesso palco dozzine e centinaia di amanti della musica irish – per essere esatti questa volta eravamo 987.

Anche quest’anno le aspettative musicali non sono state deluse. In una cornice meno verde e meno “pub” del solito, i 13 ragazzi diretti da Vittorio Bachelet hanno scelto per esibirsi l’Init Club, locale in zona Casilina – San Giovanni.

La scaletta riprende a pieno la tradizione dell’isola di smeraldo e la varietà di strumenti presenti nel gruppo fa sì che ogni pezzo sia arrangiato in modo mai banale e sempre a tema col brano stesso: si va da una ballata come Red is the rose eseguita da chitarra, viola e una voce fino a medley eseguiti con il massimo dell’energia data dalle quattro voci presenti sul palco e da tutti gli strumenti di cui il gruppo dispone.

Tra un brano e l’altro non manca mai una rapida esegesi fatta da Tommaso Giuntella, che all’interno del gruppo è senz’altro uno dei componenti più preparati sul tema. Momenti questi che arricchiscono ulteriormente uno spettacolo di per sé sempre piacevole.

Altra usanza è quella di conferire dei premi durante il concerto: in quest’occasione è stata premiata la fan numero 650 della pagina facebook, il best drinker, che in realtà era colui che affrontava il pubblico per portare da bere al gruppo, il best dancer, che si è unito al gruppo per l’ultimo meraviglioso pezzo, The fields of Athenry, che ammetto essere una delle mie canzoni preferite in assoluto.

Come avviene per quasi tutti i gruppi che suonano questo genere, non vi sono mai brani inediti, se non qualche evergreen nascosto e stanato in giro per l’Irlanda, ma che comunque appartiene sempre alla storia musicale irlandese.

I Rise up singing, nati nel 2008 attorno a un tavolo del Four Green Fields, vantano tra le loro fila i fratelli Giulio e Paolo Casali, rispettivamente voce e fisarmonica, Vittorio, Maria e Lucia Bachelet, divisi tra chitarra, voce e tamburello e tin whistle, Filippo Cerocchi ed Elena Ferretti, ossia le altre due voci, Cristina Pinelli alla viola, Nicola Bassan al basso o contrabbasso, Michele Lioia al mandolino e Tommaso Giuntella al banjo e all’armonica -oltre che alla cravatta e alle bretelle, come ha giustamente sottolineato Vittorio durante l’esibizione. Chiudono il gruppo gli ultimi acquisti: Valeria Papi al bodhran e Gabriele Campagna al violino.

E così anche quest’anno San Patrizio è passato ed anche quest’anno i Rise Up ci hanno fatto scatenare in re e in sol. Ora non resta che aspettare 363 giorni per il prossimo 17 marzo. Slàinte!

Se ti interessa la musica Irish e Folk, leggi anche la recensione sugli HER PILLOW

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Webmaster - Redattore Cinema

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