Il Palazzo delle Esposizioni, in collaborazione con la Helmut Newton Foundation, offre la possibilità di vedere per la prima volta più di 200 fotografie, realizzate da Helmut Newton tra gli Settanta e Ottanta. La mostra propone scatti provenienti da tre grandi pubblicazioni, quali White Women, Sleepless Nights e Big Nudes, e sarà aperta al pubblico fino al 21 luglio.
Artista: Helmut Newton
Titolo: Helmut Newton. White Women / Sleepless Nights / Big Nudes
a cura di Matthias Harder
Luogo: Palazzo delle Esposizioni, Via Nazionale 194
fino al 21 luglio 2013
In foto: Helmut Newton, Two Pairs of Legs in Black Stockings, Paris, 1979 (gelatin silver print)
Tedesco di origine ebrea, Helmut Newton fu costretto ad emigrare a causa delle leggi razziali prima a Singapore e poi in Australia, dove si arruolò durante la seconda guerra mondiale e dove conobbe la sua futura moglie, June Brunell. Negli anni ’50 cominciò a lavorare per Vogue, collaborando in seguito con testate come Marie Clare, Elle, Vanity Fair e Playboy. Successivamente ebbe modo di lavorare con i grandi nomi dell’alta moda quali Chanel, Yves Saint Laurent e Dolce & Gabbana.
Escludendo alcune foto in cui ha ritratto Andy Warhol o David Hockney – a riprova del fatto che spesso il mondo dell’arte si intreccia a quello della moda – il tema centrale della mostra e della sua carriera è il corpo femminile. Con tatto e sensibilità Helmut Newton ha saputo puntare l’obiettivo sulle donne, al fine di esplorarne tutte le possibili sfaccettature; ha giocato con la sensualità femminile, che passa dagli abiti o semplicemente dai corpi nudi, senza mai scadere nell’ovvio. Volti famosi dello star system, quali Linda Evangelista, Monica Bellucci o Isabella Rossellini hanno posato per lui; modelle, completamente a loro agio di fronte alla macchina fotografica, sono state ritratte in stanze d’albergo, ambienti esterni o su set artificiosi.
Vari sono gli scenari, così come molteplici sono i ruoli interpretati: in alcune fotografie le donne posano con l’altro sesso o indossano loro stesse gli abiti maschili, letteralmente e metaforicamente, suscitando riflessioni sul loro ruolo subalterno nella società. Celebre è la foto realizzata per French Vogue Rue Aubriot (Parigi), nel 1975. In altri scatti le figure femminili sono ritratte mentre fumano una sigaretta, in atteggiamenti intimi con uomini o con donne: con tali immagini, il fotografo sfiorò il tema dell’omosessualità in un’epoca in cui l’outing era ai primordi e si muovevano i primi passi per la rivendicazione dei diritti gay. Come si nota in Mannequins, foto scattata al Quai d’Orsay nel 1977: nonostante il mancato intento di scandalizzare, possiamo solo immaginare l’impatto che ebbe sul pubblico una simile immagine.
In altri scatti ancora, quali Orthopaedic corset del 1977, le modelle sono affiancate a manichini o costrette in busti correttivi, portandoci ancora una volta a riflettere sulla figura della donna e sull’uso mediatico della sua immagine. Mentre nella serie Big Nudes, evidente è il rapporto con la statuaria greca e con un ampio background culturale, riguardante il corpo femminile appunto, da sempre oggetto d’interesse per pittori e scultori.
Per Helmut Newton la moda è stato solo un pretesto per realizzare qualcosa di diverso e di personale: sebbene all’apparenza non ci sia un secondo fine, questo fotografo ci ha raccontato le donne, il loro erotismo, i loro vizi, il rapporto col proprio corpo e con la società, mostrandocene l’evoluzione e lo ha fatto senza mai rasentare la volgarità, ma piuttosto con un’estrema delicatezza.