Ho tutto in testa ma non riesco a dirlo è una nuova ricca antologia di poesie – appena pubblicata da Bel-Ami edizioni per la collana DieciLune poesie – che presenta al pubblico dieci artisti diversi e dieci opere inedite: Barbara Matilde Aloisio, Marco Inguscio, Elena Lavorgna, Davide Motta, Alfonso Maria Petrosino, Jacopo Ramonda, Ivan Ruccione, Andrea Tomaselli, Angelo Zabaglio, Silvia Zamperini.
Titolo: Ho tutto in testa ma non riesco a dirlo
Collana: DieciLune poesia
Casa editrice: Bel-Ami edizioni
Anno: 2012
Antologia è un termine che deriva dal greco antico e sta a significare letteralmente “raccolta di fiori”, e questa ideata da DieciLune poesia può dirsi proprio la raccolta, in un unico mazzo, di dieci fiori molto diversi tra loro. Fiori che raccontano dieci autori diversi, dieci stili diversi, dieci modi diversi di concepire la poesia.
Stelle in polvere di Barbara Matilde Alosio è un piacevole incontro tra astronomia e poesia. Le dieci poesie raccontano dieci costellazioni, ricamate e trasposte dal cielo alla pagina. Perché «…il suono di una stella può far vibrare l’intero cuore…».
Noi attorno di Marco Inguscio è composta da dieci brevi prose che raccontano oscure storia di vita, lotta e amore, a ribadire la poesia che si trova nella prosa del quotidiano, «…Mi sono messo a mangiare, e mangiavo ettari di pasta…».
Diversamente stabili di Elena Lavorgna presenta dieci raffinate poesie che raccontano l’instabilità delle giovani donne di oggi e di come ci si sente a «…provare ad essere donne altrove. Dove sentirsi in carriera madre e donna non sia un equilibrismo sopraffino…».
Preghiere A(b)battute di Davide Motta propone dieci composizioni poetiche che si rivelano dei solenni momenti introspettivi densi di ansie, paure e riflessioni in : «…Un terremoto cerebrale sfuggirà improvviso al metafisico e si inerpicherà nelle radici del vissuto…»
La nostra terra di nessuno di Alfonso Maria Petrosino distilla gocce di ricordi in dieci diversi momenti di vita e d’amore ma «…il tempo è stato messo all’indice e i calendari vengono arsi…»
Carichi sporgenti di Jacopo Ramonda usa dieci prose brevi per mostrare l’anatomia dell’egoismo e della vita di coppia, sul silenzio e «…la sua capacità di dissimulare; il silenzio distrugge tutto ciò che nasconde…»
Vorrei avere una madre come quella di J.K.T. di Ivan Ruccione regala dieci scritti in cui shakera il sapore della decadenza con quello dell’alcool e della poesia in «…questo torbido rivolo folle che cerca le quiete acque della vita…»
Oggi era il nostro futuro di Andrea Tomasselli affida alla poesia dieci ritratti d’amore ed elettrici momenti di potente passione che «…dopo tanti muscoli e sfogo di saliva arriva un viaggio strano una partenza come quando cambiamo vita…»
Minima Lista di Angelo Zabaglio raccoglie dieci breve prose che rinvigoriscono sulla carta il passato da rapper dell’autore, in un viaggio ritmato che narra di «…artisti che si mangiano gli svizi tra di loro considerando il pubblico senz’arte né decoro …»
Esotismi di Silvia Zamperini mostra infine dieci trasfigurazioni, raccontando con altrettante poesie una realtà riportata a dimensione animale sulle ali di un linguaggio galoppante che «…Si imbizzarrisce ed è alto come la gobba di un cammello…».
Cento poesie. Dieci per ogni autore. Senza rigide schematizzazioni, conteggi di parole o altri vincoli d’editoria. Questa è la nuova antologia edita da Beal-Ami edizioni per la collana DieciLune: uno sfrenato incontro interiore con la poesia, quella dell’oggi, quella che fa sentire il suo battito vitale attraverso le immagini del quotidiano, dimostrando di essere ancora viva, vicina, e non distante come un passato polveroso che invecchia nelle biblioteche. Perdersi in quest’antologia è rendersi conto di tutto questo sentendosene rassicurati e un po’ orgogliosi.