Vestiti leggeri è il quinto album de I Gatti Mézzi un gruppo toscano nato otto anni fa da un’idea di Francesco Bottai e Tommaso Novi. Vestiti leggeri mescola lo stile di cantautori come Gaber e Conte con il jazz francese e lo swing.
Album: Vestiti Leggeri Data di pubblicazione: aprile 2013 Etichetta: Picicca dischi Distribuzione: Audioglobe Info Ascolta Fame Ascolta Piscio Al MuroLa storia dei Gatti Mézzi è cominciata nel 2005 a Pisa, quando Francesco Bottai (chitarra & voce) e Tommaso Novi (pianoforte, voce & fischio) hanno deciso di unire le proprie idee per formare una band. Gatti Mézzi in dialetto toscano vuol dire “gatti fradici” e dipinge, come in una fotografia d’autore, due mici disfatti “in un vicolo buio e sporco di Pisa”.
A distanza di due anni da Berve Tra le Berve, lo scorso aprile è uscito il loro nuovo album intitolato Vestiti Leggeri. A dir la verità non avevo mai sentito parlare di loro prima di recensire questo lavoro, ma ne sono stata stregata e mi son precipitata subito ad ascoltare anche gli altri dischi.
Al giorno d’oggi non è certo un’esperienza consueta trovarsi davanti a un album come Vestiti Leggeri. Sebbene la scena musicale italiana sia piena di validi musicisti, la ghiotta ricercatezza di Novi e Bottai non è di certo comune.
Già dal titolo del disco emerge la carica d’ironia che caratterizza la band. I testi sono sarcastici, all’apparenza buffi, strappano più di un sorriso, è vero, ma fanno anche riflettere. Si passa da Marina, che descrive la città di Pisa come se fosse una donna – un tema molto presente nelle loro canzoni -, a L’amore ‘un Lo Faccio Più ovvero la divertente dichiarazione di un uomo annoiato dopo sette anni di matrimonio. Un altro pezzo che merita particolare attenzione è sicuramente Fame, una canzone che parla dei sogni infranti della gioventù e vede la collaborazione di Brunori Sas.
Si parla dei gatti mézzi come di una band che prende spunto da alcuni cantautori della musica italiana come Paolo Conte e Giorgio Gaber, dal jazz manouche alla Django Reinhardt e dallo swing classico. Insomma i Gatti Mézzi sono da apprezzare soprattutto per la ricercatezza musicale e la squisita cortesia con cui pronunciano parole scomode, apparentemente sempliciotte, in realtà molto attuali e amare.