I. MUSIC FESTIVAL
Artisti: Citizen Kane, Rancore, Crome Hoof, Asian Dub Foundation, Mombu, Dub Incorparation, Ojo de brujo
Dove: L.O.A. Acrobax, Via Delle Vasca Navale, 6, Roma, http://acrobax.org/
Quando: 25, 26, 27 maggio 2012
Info:
http://acrobax.org/2012/05/252627-maggio-i-music-festival/
http://www.myspace.com/asiandubfoundationuk
http://www.myspace.com/dubincorporation
http://www.myspace.com/ojosdebrujo
http://www.myspace.com/mombumombu
http://www.myspace.com/citizenkanetrio
http://www.myspace.com/rancoreband
Venerdì 25 maggio all’interno dell’Acrobax è partito il Music Festival. Un festival di tre giornate, che ha visto alternarsi diversi generi musicali: dall’elettronica, all’ indie rock, passando attraverso il reggae e il dub. Sul palco sono saliti alcuni degli artisti più amati della scena musicale underground italiana ed internazionale indipendente, come gli Asian Dub Foundation, gruppo britannico famoso sia per la sua capacità di unire sonorità elettroniche, reggae e ritmi tradizionali indiani, che per il suo attivismo politico volto a combattere ogni forma di razzismo ed ingiustizia sociale.
Durante la prima serata sono inoltre saliti sul palco anche la band indie rock Citizen Kane che, con i loro suoni e testi essenziali e diretti, hanno alternato temi introspettivi ad insofferenze politiche. Il festival ha dato spazio anche al punk-hardcore dei Rancore, quattro ragazzi del litorale romano, presenti da anni nella scena underground della capitale, che con la loro musica esprimono tutto il disagio di una situazione politica e sociale di cui si fanno critici osservatori, nonché ai ritmi progressivi e psichedelici dei Crome hoof, gruppo di Londra dalle sonorità futuristiche che fonde metal, electro-funk e jazz.
La serata di sabato si è aperta con l’hardcore dei Mombu, nella suggestione immediata della loro musica che assume le sembianze di un rito grazie alla fusione della violenza sonora del jazz, del metal e di ritmi tribali africani. Giusto il tempo di un rapido cambio palco e si è passati alla carica e alla bravura dei Dub Incorporation, band reggae francese con due album all’attivo e più di 150 concerti in tutta Europa, dove è protagonista indiscussa dei più importanti festival reggae. I Dub Inc. mescolano dancehall, dub, ska, rap, e numerose influenze derivanti dalla musica africana e araba, simbolo di una multiculturalità vissuta e presente anche nei pezzi che sono cantati in un misto di francese, inglese ed arabo.
Durante il loro live hanno saputo trasmettere forza ed energia interagendo, giocando con il pubblico ed esibendosi nei loro brani più famosi tra cui Rude boy, o Tout ce qu’ils veulent, il pezzo che più di tutti ha incarnato lo spirito di ribellione di un’intera generazione. Hanno concluso la serata il gruppo spagnolo Ojos de brujo, che hanno appassionato il pubblico in un impetuoso cocktail di musica e ballo e regalato momenti unici degni di una performance live di alto livello.
Perfetta anche la location dei lives che si sono tenuti nel campo di rugby “All Reds”, facendo da apripista alla stagione romana dei concerti all’aperto. L’evento è stato interamente trasmesso da Radio Onda Rossa che ha festeggiato proprio in questi giorni il suo trentacinquesimo anniversario. Il Music Festival si è concluso domenica con l’inaugurazione di un nuovo skate park, ennesimo momento di aggregazione extra-musicale all’interno dell’Acrobax, che cerca sempre di sfruttare al meglio le risorse che ha a disposizione, creando momenti di crescita e condivisione, facendo sentire sempre la sua voce e aderendo a diverse iniziative sociali. Con il Music Festival la musica ha fatto da megafono all’esigenza di rafforzare un messaggio politico partito dal basso che passa attraverso la riappropriazione di uno spazio in cui è possibile promuovere una cultura indipendente troppo spesso ai margini dello star system commerciale.
Al prossimo anno!
