IBRAFALLPEOPLE: un viaggio al di là dei confini culturali

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Ultimo Album degli Ibrafallpeople

Artista: Ibrafallpeople

Line Up:

Lamine Djoulà – djembè e voce

Andrea Pompele – djembè e cori

Ottavio Casolaro – Thiong e cori

Diego Sechi – djembè e cori

Giuseppe Annibali – djembè e cori

Ilaria Di Leva – voce solista

Album: Akromie

Etichetta: Reuk Sound

Anno di pubblicazione: 2009

Info:

pagina Facebook degli Ibrafallpeople

Pagina Myspace degli Ibrafallpeople

Per acquistare una copia del disco contattare il Forum Solidarietà

L’Italia e il Senegal s’incontrano a metà strada per dar vita a un grande progetto: cinque tracce che ripercorrono le antiche tradizioni di una terra lontana, che in fondo, più vicina che mai: l’Africa. Akromie è il titolo di questo viaggio, che, a ben vedere, rinnega qualsiasi discriminazione e differenza di pelle o razza, per la gioia di consacrare un vero e proprio connubio di culture che insieme riescono a modellare le forme di questa grande aspirazione.

Akromie, nato dall’incontro di cinque italiani, provenienti da diverse regioni dello stivale, e di un vero e proprio “guru” della musica tribale, diventa così un esempio concreto di solidarietà e fratellanza. I promotori e gli interpreti dei canti rielaborati in chiave tradizionale, hanno il nome di Ibrafallpeople. Il gruppo nasce a Parma nel 2003 grazie alla scuola di ritmi africani del maestro senegalese Lamine Djoulà, che con spirito d’iniziativa e voglia di traghettare in Italia tutto ciò che la sua terra gli ha insegnato, ha dato vita ad un orchestra di percussioni e voci.

Abiti, colori e suoni, che raccontano i sudori della gente nei campi e la gioia dei loro inni: nascita, circoncisione, lotta, matrimonio, lavoro della terra, messaggio del Re e morte sono le sette note africane, i sette eventi che determinano la vita di ognuno e rappresentano tutta lacultura musicale africana. Sofferenza e gioia si mescolano, ammirazione e rispetto si alternano per la costruzione di una storia fatta di riti. Da Bamba, brano dedicato alla divinità, a Sunù in cui si mescolano due dialetti, quello calabrese e quello senegalese, il wolof, si gode dell’energia che sprigionano i tocchi sul djembè e del calore avvolgente dei cori che danno forma alle melodie sul battito di un tamburo parlante. Una vera e propria esplorazione tra luci e ombre di una civiltà lontana, alla scoperta di antichi scenari, appartenenti ad una cultura misteriosa e ricca di grandi insegnamenti. I confini culturali si sfaldano, l’obiettivo è uno solo: l’amore per la musica, che non conosce distinzioni ma soltanto il talento e la gioia di trasmettere all’altro il messaggio che porta con sé.

Il gruppo diventa portavoce di un popolo, per molti sconosciuto, grazie al racconto di pratiche e gesti quotidiani carichi di grande umanità. Quattro djembè, un Thiong (il basso delle percussioni) e una voce solista si fanno testimoni di un’antica tradizione tribale, che con grande passione e costanza canta le odi di un popolo semplice, con i propri valori, usi e costumi.

Il disco, edito nel 2009, è stato realizzato all’interno del premio musicale “Voci dall’altro mondo – voci e suoni dal mondo per la pace” nell’ambito della Festa Multiculturale di Collecchio, organizzata ogni anno dalle associazioni di volontariato, dalle comunità migranti della provincia di Parma e sostenuto dal CIAC (Centro immigrazione asilo e cooperazione e Forum Solidarietà). La vendita del disco è finalizzata alla promozione delle attività musicali della Festa.

Ibra fall's Playlist

 

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Webmaster - Redattore Cinema

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