Artista: Il Branco
EP: Il Branco
Anno: 2015
Etichetta: autoproduzione
In Italia si ha la tendenza a essere cantautori. Forse il problema sta nel fatto che la nostra tradizione lo richiede e quindi, con ogni probabilità, quest’urgenza è giustificata.
Purtroppo però ci troviamo di fronte ad una situazione incontrollata: molte band e molti solisti immergono le loro teste e i loro strumenti in una dimensione tutta uguale, senza distinzione alcuna.
Questa premessa è opportuna per parlare dell’omonimo EP de Il Branco, loro prima produzione.
Il Branco nasce cinque anni fa da Nicola Pressi, chitarra e voce, e Francesco Gambini, sintetizzatori. Si uniscono, più tardi, Leonardo Pressi, batteria e drum pad, e Leonardo Luciani come fonico.
Che dire, parlando dell’aspetto puramente musicale, l’EP è composto da quattro pezzi: Per sciogliere i nodi, Lettera aperta…in due, Inferni e Primavera, Il Teorema di Neanderthal.
Il risultato finale, ascoltando tutte le tracce, è quella meravigliosa sensazione di qualcosa di già ascoltato. Sembrerà la cosa più banale da dire, e forse lo è, ma non ci si può sottrarre da questo giudizio.
Musiche scontate, chitarre e voci che ricordano Rino Gaetano. Anche gli inserti di synth, che ovviamente rientrano nel groove, sono sempre gli stessi.
I testi vorrebbero essere teatrali, spettrali, con venature romantico-soffuse. Quello che, invece, ne esce fuori è la solita accozzaglia che fa tanto indie/melodico/cantautorato/hipster/occhiali tondi/parka/chitarra acustica con stemmi attaccati.
Certo è che da questa band, visti i lavori di post-produzione e di promozione effettuati, e vista anche la scelta di produrre l’EP su vinile, supporto eletto proprio perché potesse rispecchiare il calore e la ruvidità de Il Branco – parole loro – , ci si aspettava qualcosa di leggermente più eclettico, più interessante, qualcosa capace di estrapolarsi dalla realtà musicale cantautorale.
Peccato.
Aspettiamo speranzosi la prossima uscita.