IL CINEMA E’ SOGNO
di Andrea Rabbito, Mimesis edizioni, Milano-Udine 2012.
Andrea Rabbito, ricercatore in Cinema, fotografia e televisione, insegna Cinema e cultura moderna e Linguaggi audiovisivi per la formazione presso l’Università degli studi di Enna “Kore”. E’ autore del volume L’illusione e l’inganno. Dal Barocco al cinema e di numerosi saggi.
Il cinema è sogno vuole indagare la trasformazione dell’arte visiva in seguito all’avvento delle nuove tecniche di riproduzione legate alla fotografia e al cinema. L’alto valore di esponibilità di queste nuove arti e il legame ontologico tra esse e il fenomeno ritratto fanno sì che il fruitore sperimenti un impatto poietico-emozionale molto forte.
Cosa c’è alla base di questo incantesimo percettivo e qual’è il legame tra le nuove immagini e la realtà. Uno slalom tra ricreazione, documentazione e finzione, attraverso cui si giunge, in definitiva, alla sensazione di possedere e avvicinare quella realtà di cui spesso ci sentiamo schiavi e di cui ricerchiamo i significati proprio nella sua “ripetizione”.
La fruibilità delle nuove immagini diventa così un monito di relatività che, riprendendo la lezione di Morin, ci spinge a non sottostare alla menzogna delle interpretazione offerte, ma a << ingaggiare una lotta contro le immagini, attraverso le immagini>>, così come già l’arte barocca preannunciava, con toni irrisori e auto ironici, la riproduzione di una realtà assai complessa.
Occorre allora tornare a <<problematizzare>>, come Cartesio o come Bazin, padre spirituale della Nouvelle Vague, perchè il contenuto della nuova arte non è più <<la materia>> ma <<l’idea>>, e l’aura ideale brucia adombrando quella materiale.
In un excursus filosofico e concettuale dove si contrappongono i punti di vista dei maggiori esperti quali Benjamin, Genette, Simmel, la conclusione di Rabbito è intimamente visionaria, poichè <<il destino del cinema è del tutto simile a un verso di una poesia>>, in quanto la diffusione della nuova arte non comporta la sua intrinseca svalutazione, ma, al contrario, deve servire ad ampliare la fruibilità delle idee; proprio come una poesia che, ogni qual volta viene ripetuta, è in grado di vibrare nell’anima e nella mente di chi ascolta.