La geniale installazione Plastic Bags (2001-2011) di Pascale Marthine Tayou, artista camerunense, sarà parte integrante del Macro via Nizza fino al 28 ottobre 2012.
L’opera, che somiglia a una cupola rovesciata, è alta dieci metri ed è costituita da una fitta rete di nylon e da migliaia di buste di plastica.
Non può esistere associazione più veloce: busta di plastica = busta della spesa = acquisto.
Oramai escluse dal mercato per far spazio alle più ecologiche buste biodegradabili, le Plastic Bags si trasformano, nell’installazione di Tayou, in opera d’arte che esplicita, al meglio, la condizione della società contemporanea, consumista e globalizzata; esse ne sono, infatti, uno dei simboli imperanti, il medium, trasparente o colorato che sia, attraverso cui la maggior parte delle persone porta in giro – destinazione casa – i prodotti appena comprati.
Ma questa capacità simbolica assume in Plastic Bags un tratto ancora più esemplare. Cosa c’è all’interno delle buste di plastica di Tayou? Possiamo scoprirlo. E’ possibile, infatti, camminare sotto l’opera, arrivare al centro bucato, quasi fosse una sorta di Pantheon rovesciato, per alzare gli occhi e vedere la struttura, vuota al suo interno. L’esplicitazione dei tratti caratterizzanti la contemporaneità è consentita soltanto da questo vuoto, che dona la possibilità al tratto Simbolico, multicolore e plastificato, di avvolgere il Reale e di significarlo. L’irrappresentabilità del contemporaneo è velata, circoscritta, da una figurazione, una delle tante possibili, che mira a enunciare uno dei tratti salienti della società odierna.
Se la busta di plastica è diventata arte ciò potrebbe significare che, forse, è arrivato finalmente il momento per un pensiero eco-logico. L’autoreferenzialità artistica in cui Tayou, a prima vista, rinchiude le buste di plastica si trasforma nella possibilità del suo contraddittorio reale, il riferirsi a un mondo pienamente ecosostenibile.
PLASTIC BAGS. PASCALE MARTHINE TAYOU
Macro, al 16 marzo al 28 ottobre 2012,
foto di Giorgio Benni: P. M. Tayou, Plastic Bags, 2001-2011.
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