Amore e storia si intrecciano nel romanzo del portoghese Tiago Rebelo che, in un misto di finzione e realtà, ricostruisce l’ambiente del romanticismo di fine Ottocento e fa rivivere le prime avventure coloniali nel territorio africano.
Titolo: Il tempo degli amori perfetti
Autore: Tiago Rebelo
Casa Editrice: Cavallo di Ferro
Anno di pubblicazione: 2006
Nel 1894 la corona portoghese invia il giovane tenente Carlos Montanha in missioni molto delicate nel cuore dell’Africa. È durante uno di questi viaggi che conosce Leonor, indomita e fiera figlia del governatore di Luanda, in Angola.
Carlos rappresenta il modello dell’orgoglio miliare e dell’integrità d’animo, mentre Leonor è una sorta di Rossella O’Hara portoghese, diversa da tutte le altre donne del suo tempo. Inevitabile che i due si innamorino, travolti da una lacerante passione ostacolata dall’odio della famiglia di lei. Quello che lega i due giovani, però, è davvero un amore perfetto, come perfetto è ciò che gli fa da sfondo: le immense terre africane, magiche e selvagge, che esercitano un fascino speciale su chi vi si trova immerso e che lasciano il lettore senza fiato. Egli viene trasportato nelle colonie portoghesi di fine Ottocento, al tempo del rapido declino della monarchia e all’alba di un nuovo mondo.
Tale background descritto riflette il materiale tipico del romanzo coloniale: i bianchi, ad esempio, dipingono gli africani come dei selvaggi, sanguinari e incivili, corruttibili con perline e inutili gingilli. È un aspetto riscontrabile in molte narrazioni coloniali, anche di scrittori italiani; quest’aspetto, tuttavia, funge qui principalmente da contorno: è la nota di colore e caratterizzazione che l’autore si concede nel momento in cui si accosta ad una materia di questa portata. Quello di Rebelo è infatti un romanzo storico a tutti gli effetti, con tutte le difficoltà e l’impegno che il genere in sé comporta e che, come spiega lo stesso autore nella nota finale, è stato elaborato dopo lo studio di numerose fonti storiche del tempo. Nella nota c’è di più: Carlos Montanha è un antenato dell’autore, il che arricchisce il racconto di una verve più personale e intimista.
Rebelo guida abilmente nei luoghi più remoti dell’animo umano, nell’animo di una donna fuori dagli schemi e di un uomo che giura: «Nella vita non amerò mai nessuna come ho amato te». Allo stesso tempo conduce nei luoghi incontaminati dell’Africa, di quell’entroterra immenso che era stato il teatro ideale del tempo degli amori perfetti.
