IL VAGABONDO DEL BLUES – R.I.P. Louisiana Red ( † 25 Febbraio 2012)

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LUISIANA RED

Info: Sito Ufficiale

Ascolta: Sweet blood call

Ascolta: Let me be your electrician

Il 25 febbraio 2012 muore ad Hannover (Germania) Iverson Minter, noto al grande pubblico con lo pseudonimo di Louisiana Red, da non confondere con Paul Johnson e Vincent Duling, che adottarono anch’essi lo stesso pseudonimo. Cantante, chitarrista, armonicista, occasionalmente attore, ha registrato nella sua lunga carriera ben 50 dischi e ha collaborato con alcuni dei grandi nomi del blues americano.

Nasce in una sperduta località dell’Alabama nel 1943 e già da piccolo affronta le prime difficoltà: la madre muore qualche tempo dopo il parto e il padre viene linciato a morte dal Ku Klux Klan. La sua custodia è affidata quindi ad un parente all’ altro ed è proprio durante uno dei suoi spostamenti che, passando per New Orleans, apprende l’uso dell’armonica. A dieci anni riceve in regalo la prima chitarra e già all’epoca inizia a guadagnare i primi soldi suonando agli angoli delle strade e riuscendo a mantenersi dignitosamente. Il suo stile grezzo ed impreciso che segnala la sua esperienza da autodidatta, ma nel contempo caldo e coinvolgente, è il biglietto da visita che lo farà notare ed ingaggiare, dopo il servizio militare, da John Lee Hooker subito. Iniziano così i suoi viaggi tra Detroit e Chicago per fare da spalla ad artisti quali Johnny Winter, Muddy Waters e Jimmy Red; finalmente, in pieni anni ’60, raggiunge la completa affermazione incidendo il suo primo disco per l’etichetta Checker.

Il repertorio si amplia notevolmente, sia nell’interpretazione di brani originali che nelle giuste rivisitazioni di standard blues. I suoi pezzi forti sono Thirty Dirty Women (una delle innumerevoli variazioni del classico di Speckled Red Dirty Dozen), Keep Your Hands Off My Woman, Too Poor to Die, Working Man Blues. Purtroppo però, dopo dieci anni di notorietà, il suo successo si affievolisce proprio durante uno dei momenti più importanti della sua carriera, ovvero nell’anno, il 1975, di pubblicazione di quello che rimarrà uno dei classici  blues: Sweet Blood Call.

La popolarità serve a poco se non si raggiunge un certo successo commerciale ed è per questo che Louisiana Red si trasferisce in Georgia decidendo di non incidere più dischi ma di dedicarsi esclusivamente all’attività dal vivo. La tragica morte del fratello e i problemi legati alla propria etichetta discografica lo spingono ancora più lontano, in Germania, dove inaspettatamente ritrova nuova linfa grazie alla collaborazione con il suonatore greco di bouzouki Stelios Vamvakaris, con il quale compone in duo Blues Meets Rembetika. Questo è l’ultimo e pregevole atto compiuto da Luisiana Red vagabondo del blues, insieme a quello, forse più importante, di avere trovato un posto dove vivere e concludere felicemente la sua lunga carriera.

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