Al Lanificio, dal 23 maggio al 6 giugno, è stata ospitata la mostra intitolata In the box, all session con l’esposizione di venticinque realizzazioni ad opera di artisti, tra cui anche scrittori e fotografi, che hanno riflettuto, in modo molto personale, su diversi contesti, tangibili e astratti.
Artisti: Maurizio Agostinetto, Paolina Baruchello, Jacopo Benci, Giulia Caminito con Irene De Marco e Domiziana Marinelli, 5 Del Pretesto (M. Caminito, S. Fabri, G. Marcon, A. Panzetti, G. Zagra), Orsola Damiani, Eleonora Del Brocco, Sabina De Tommasi, Stefania Fabri, Francesco Filangeri, Giovanna Gandini, Ida Gerosa, Maria Carla Mancinelli, Roberta Mazzanti, César Meneghetti, Elisabetta Pandimiglio, Marilena Pasini, Fernanda Pessolano, Maria Luisa Ricciuti, Carla Sacco, Giuliano Sacco, Simona Sarti, Massimo Sansavini, Annie Schoterman, Silvia Stucky.
Titolo: In the Box, all session
Luogo: Lanificio, Via di pietralata 159, Roma
Quando: dal 23 maggio al 6 giugno
Segreti, Memorie, Mondi, Sogni: queste le categorie esplorate dagli artisti della mostra In the box, all session.
E’ arte concettuale quella concepita, non sempre diretta, che dà libero spazio ad interpretazioni e impressioni soggettive.
L’artista esprime se stesso e la propria concezione riguardo a mondi, memorie, sogni, segreti tramite oggetti di una creatività particolare.
In Segreti troviamo slide-puzzle, immagini di un treno che trasportava i deportati verso Aushwitz, il gioco di specchi che coinvolge l’immagine di Marilyn Monroe, tutti oggetti che danno l’impressione di contenere al loro interno pensieri non detti, sentimenti non espressi, segreti appunto. Un’affascinante produzione che rientra in questa tipologia è La vita segreta dei muri. Uomini e altri animali di Carla Sacco la quale immortala su delle stampe, come fossero rimaste segregate e nascoste, figure, espressioni, sensazioni che è riuscita ad estrapolare da muri ruvidi e invecchiati.
Affioramenti poetici di Maria Carla Mancinelli appartiene alla sfera Sogni. E’ ispirata a rime poetiche, frasi suggestive e appassionate verso i fiori, come il proverbio turco “Chi non ha pane ma compera fiori è un poeta” che orna la scatola retrò, soggetto materiale dell’opera in questione. Questa sezione arricchita da costruzioni-giocattolo, scatole ripiene di pagine scritte e un bauletto di legno abbellito con una sobria fumettistica, fa vivere al contemplatore un’atmosfera onirica e fiabesca insieme dando ampio spazio alla figura del viaggiatore.
Memorie è una categoria interessante; suscita una particolare curiosità e ad osservarla ci si perde tra i soggetti ricreati, come le quattro graziose riproduzioni di Marilena Pasini intitolate Io resto qui. Queste deliziose scatole piene di miniature e meravigliose decorazioni contengono messaggi al loro interno e, l’uno di fianco all’altro, creano piccoli mondi frammentati. Immagini senza soggetto di Cesar Meneghetti, realizzata riprendendo l’idea Duchampiana della boite-en-valise, è rappresentata da un rettangolo dai colori cupi in cui l’unico punto luminoso è un mini monitor acceso che attira l’attenzione con la sua indecifrabilità.
Valigie e scatole aperte con dentro diversi oggetti, tra cui ritagli di giornale, copioni teatrali e libri riempiono la sezione Mondi. Un esempio è Sotto la pelle dell’orsa di Roberta Mazzanti, un baule contenente una maschera, uno specchio, un ciondolo, delle immagini, che ci fanno intendere come il desiderio di bellezza può diventare una gabbia.
Pure là dove il messaggio non è chiaro, non si rimane indifferenti a In the box. Lo si vive come un breve e insolito viaggio tra piccole opere artistiche e concetti che danno l’idea della fantasia, del gusto e dello stile di ogni artista.
