Francesca Pasquinucci è nata a Viareggio il 5 Ottobre 1983. Attualmente lavora come grafica e illustratrice in una casa editrice in Versilia. Insieme al musicista Davide Giannoni, è ideatrice e Direttrice Artistica di Boomart Music & Art Festival, che ha luogo presso gli straordinari spazi del Gran Teatro G. Puccini di Torre del Lago.
IMAGINARIUM è il suo contenitore di sogni e visioni Pop, all’interno del quale sviluppa la serie grafica Street Chickens (I galli urbani) e lo studio della comunicazione visiva legata principalmente all’editoria e alla musica, avvalendosi delle tecniche di pennarello, stencil e disegno digitale. Tra le sue tele e le sue installazioni, è possibile incontrare dei Giacomo Puccini vestiti di fluo, un Giuseppe Verdi versione manifesto rock, i Beatles che ripropongono sé stessi tra le passioni di un melodramma.
Ha partecipato e partecipa frequentemente a numerosi live painting toscani, occasioni perfette per scoprire e tenersi in contatto con la realtà artistica sua coetanea. Nel 2012, a La Spezia, la sua primissima personale, Imaginarium – The exhibition, a cura di Annamaria Monteverdi. Nello stesso anno è stata selezionata come unica artista italiana alla mostra/progetto Yo Momma in The House a Miami, curata dall’artista Myra Wexler.
Per il sito dell’artista clicca qui
Lorenzo Simonini: Cosa ti ha spinta a dedicarti all’attività artistica?
Francesca Pasquinucci: Una passione sfrenata per il disegno e per il colore che mi porto dietro sin dalla nascita. Non potrei vivere senza un foglio, una matita, e adesso senza un computer con Photoshop. Negli anni ho cercato di sviluppare il mio stile, studiando le potenzialità delle tecniche che sentivo più vicine al mio essere, come il pennarello e la pittura ad acrilico.
L.S.: Parliamo di Imaginarium: di cosa si tratta e perché questo nome?
F.P.: IMAGINARIUM è il mio contenitore di sogni e visioni pop. E’ la mia stanza della creatività, il posto immaginario (ma tra poco anche fisico!) dove ho la possibilità di dare vita alle mie esigenze di colori vivi. Le mie creazioni sono una specie di gioco urbano, una rilettura della realtà, dell’iconografia pop (e rock!), della storia, che passa attraverso l’utilizzo e lo stravolgimento di elementi di street art, surrealismo, e di una buona dose di psichedelia. Mi piace l’idea di mettere su un vero e proprio Pop Party, perché la realizzazione di queste opere rappresenta per me il modo più coinvolgente ed esplosivo per mettermi in contatto con il mondo. Adoro gli anni ’60-’70, i Beatles, la Pop Art, la Urban Art. E Giacomo Puccini. Impazzisco se so di essere ispirata da tutte queste cose.
Vorrei spezzare una lancia a favore della street art, che ad oggi potrebbe essere la miglior maniera per rivalorizzare le nostre città, dando la possibilità a validissimi giovani artisti di creare opere spettacolari in luoghi pubblici che ormai hanno perso la loro personalità. All’interno di Imaginarium ho dato vita alla serie degli Street Chickens, i galli urbani che esplorano il mondo e lo spazio cosmico e tornano a noi per narrarcelo all’interno delle loro pance psichedeliche.
L.S.: La nostra rivista lavora principalmente sfruttando le potenzialità di Internet. Qual è il tuo pensiero in merito al rapporto tra Internet e la cultura?
F.P.: Dando per scontato che le possibilità della rete vengano usate nella maniera più corretta, internet è il primo modo, il primo strumento, che ci permette di parlare di cultura e di informazione verso i fatti culturali. Basta un computer per essere in contatto con il pianeta e scoprire cose, mentre prima avevamo la percezione delle storie dei popoli solo attraverso lunghi viaggi. Anche se continuo a pensare che il viaggio sia la più grande esperienza umana, trovo incredibile che la tecnologia ci abbia permesso di avvicinarci a storie, opere e paesaggi, la realtà di fatti e di figure ad immaginari e leggende.
L.S.: Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
F.P.: Ho due obiettivi che voglio assolutamente perseguire: sviluppare al massimo l’attività di grafica e di illustrazione di IMAGINARIUM, e continuare a lavorare per ampliare gli orizzonti e le attività di BOOOMART Music & Art Festival, l’evento di cui sono ideatrice e direttrice artistica insieme a Davide Giannoni. Inoltre vorrei continuare a studiare e ad entrare in contatto con tutte le nozioni, e tecniche e le persone che possono aiutarmi a migliorare il mio lavoro artistico.