Può capitare, come per incanto, che in un luogo piccolo si concentri una grande energia; più raro che a generarla siano velleità umane, organizzate sotto forma di uno spettacolo teatrale con regia autogestita.
Tutto questo accade al Piccolo Teatro Campo d’Arte con Èro da Madam, Madama Dorè, frizzante messa in scena di Emanuela Ansini, Sara Pilloni e Viviana Colais.
Davanti alle panche di un teatro fatto apposta per trattenere emozioni e parole, tre ragazze si muovono, cantano e parlano rubandosi l’un l’altra la scena, con un ritmo incalzante, travolgente, a tratti addirittura forsennato.
Tre impermeabili beige avvolti da un lenzuolo rosa, si dimenano senza oggetti né riferimenti spaziali intorno, parlando di sé e del mondo circostante: collage di citazioni, accenni di balletti, spezzoni di brani celebri, parodie di stereotipi femminili… Tutto, come una ridda di folletti impazziti, ruota su un’unica grande presa di coscienza: “Noi, siamo donne!”
Lo spettacolo è semplice, privo di orpelli, costruito su un testo, rielaborato da Così fan tutte… (o quasi), una pièce più breve, già in scena la scorsa stagione con le stesse attrici.
Voluto, gestito e realizzato dalle tre ragazze protagoniste con la collaborazione di Luca Basile, ad un primo impatto sembrerebbe non lasciare molto spazio oltre alle interpreti stesse. In realtà, ci si accorge presto di ascoltare un grido, un allarme: la necessità viva di dare fiato ad un’identità pulita e ingenua, spesso maltrattata dai media, dai pregiudizi, dagli eccessi e dalla violenza della società consumistica. È così che tre figure di donna, profondamente diverse fra loro nei gesti e nel fisico, recitano muovendosi tra passato e presente, parlando di sé e degli standard in cui si finisce spesso per vivere.
La sfera donna emerge ironica, disillusa, cosciente, vigile; soprattutto femminile.
Immune da paleofmminismi consunti, trasmette con allegria il desiderio di un riconoscimento pubblico, universale. “Esistiamo oltre ogni preconcetto, oltre ogni abuso…”. Di qualunque provenienza sia, ogni appropriazione indebita del pianeta donna sembrerebbe esclusa.
In poco meno di un’ora si assite a una cucitura movimentata di parole, passi, battute, trascinate da giochi di luci e ritornelli musicali ben congeniati. Un trittico di energia giovane, autogestita in modo razionale ed efficace.
Se la misura della noia è data la velocità con cui passa il tempo, Èro da Madam, Madama Dorè, non annoia affatto. Ci si concentra per seguire le parole e i gesti che scorrono via rapidi, senza mai pause. Si spegne la luce, sfuma il lenzuolo rosa da cui si è partiti… e lo spettacolo schiocca e passa via come un colpo di frusta. E come un colpo di frusta lascia il segno.
Brave Emanuela Ansini, Sara Pilloni e Viviana Colais, per la determinazione e la velocità con cui hanno assemblato e realizzato il tutto. Brave davvero.
ÈRO DA MADAM, MADAMA DORÈ
di Emanuela Ansini, Sara Pilloni, Viviana Colais con la collaborazione di Luca Basile
con Emanuela Ansini, Sara Pilloni, Viviana Colais.
14 dicembre 2011, Piccolo Teatro Campo d’arte – Roma