Bianco come il latte, come la mente di un neonato. Si rincorrono ombre cinesi fatte coi piedi, che accelerando e rallentando diventano spunti involontari di immaginazione collettiva. Immersa in una stanza bianca, una ragazza mascherata simula i versi e gli atteggiamenti di un neonato. Accanto una figura maschile, anch’essa con la maschera, suona una sorta di ninna nanna elettronica, che accompagna il piccolo nei territori del sogno e dell’inconscio, proiettati contemporaneamente sullo sfondo bianco. Sono immagini video ripetute, uguali eppure sempre diverse, reali eppure emotive, come la maschera femminile che prepara il biberon.
Siamo noi quel bambino, che cambia continuamente la sua visione delle cose, in un’evoluzione della mente, che è tavola bianca su cui imprimere sensazioni e ricordi.
Attraverso l’interrelazione di diversi media, il progetto performativo di Teatro Deluxe invita a riflettere sull’identità del corpo nel mondo contemporaneo. Ciò è possibile soltanto tornando all’origine, afferrando simbolicamente quel ciuccio, che una volta sollevata la maschera, ci renderà sensualmente appagati.
Grave. Nel buio totale si viene travolti dalla musica di bassi elettronici e voci, che sembrano vento. Una figura femminile si aggrappa alla parete al ritmo di un frusciare ondulatorio. Si guarda intorno, non vista, dato che i lunghi capelli le coprono la faccia e la parte superiore del corpo. Tutta proiettata verso terra, compie gesti lenti e gravi.
All’inverso, un’altra figura femminile, tesa verso l’alto fino alla punta dei capelli, impone i suoi gesti spezzati e fissi. Ognuna balla la sua danza, sperimentando l’inevitabile condizione di ogni essere: è il peso che crea il movimento.
La compagnia Dewey Dell mette alla prova questo paradigma, continuando fruttuosamente l’esperienza formativa della Stoa, la scuola di movimento fisico e filosofico di Cesena, in cui si è formata.
Feminea – White frame
Da un’idea di Claudio Oliva e Vera Michela Suprani
Musicista Alessandro Oliva
Designer set Giulia Di Vincenzo
Regia di Claudio Oliva
Produzione Teatro Deluxe 2010
Grave (studio)
Coreografia Teodora Castellucci
Musiche originali Demetrio Castellucci
Luci Eugenio Resta
Realizzazione costumi Laura Dondoli, Sofia Vannini
Produzione Dewey Dell / Fies Factory One
11 maggio 2001 – Kollatino Underground – Via Sorel, 10