Roma Jazz Festival | Biréli Lagrène & Gipsy Project

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© Foto Filippo Ferrante

Dove Auditorium Parco della Musica
Rassegna Roma Jazz Festival
Quando giovedì 27 novembre 2014
 
Chi Biréli Lagrène (chitarra solista); Mathieu Chatelain (chitarra ritmica); Gautier Laurent (contrabbasso); Frank Wolf (sax soprano e tenore)

Django Reinhardt con solo tre dita ha dato inizio a una tradizione musicale – in particolare chitarristica – che lo vede ancora oggi insuperato: nessuna mano, se pur completa, è riuscita a superare la sua per tecnica ed espressività in quel genere che oggi chiamiamo gipsy jazz. Ma dagli anni ’30 a oggi il jazz si è trasformato, ha accolto nuovi linguaggi e si è nutrito delle espressioni della cultura delle decadi trascorse. Il Gipsy Project di Biréli Lagrène è il racconto di questa trasformazione vista dal finestrino di una roulotte, in viaggio tra l’Europa gitana e l’America del bebop e del rock. Per Biréli la chitarra è un’estensione del corpo, e il filtro tra pensiero e azione è così sottile da non riuscire a impedire alle idee più estemporanee di trasformarsi in un flusso di note. Non mancano le “rullate di scala cromatica” e le diminuite tipicamente gipsy, ma pentatoniche e fraseggi tipici del bebop trovano altrettanto spazio nell’improvvisazione; così come le citazioni – da 007 ai Deep Purple – che pur rischiano di sembrare un atto di eccessiva compiacenza verso il pubblico.

Altrettanto creativo è Frank Wolf (ai sassofoni, nonostante la promozione sul web lo avrebbe voluto al violino), che alterna le sonorità del soprano – che ben si adattano ai brani più swing – a quelle del tenore, supportando al meglio le oscillazioni del repertorio che passa (a volte forzatamente) da standard come Cherokee e Move a Stevie Wonder (Isn’t she lovely) e classici della disco anni ’70 (Sunny). D’altra parte Swing and New Deal è il titolo del festival, e l’intento di rendere appetibile il jazz al grande pubblico viene perseguito senza esclusione di colpi, lasciando qualche perplessità agli appassionati (ma non solo) riguardo l’efficacia e la pertinenza di alcune “sviolinate” dal sapore pop-mainstream.

Se i solisti valgono senza dubbio il costo del biglietto, una pecca (se la si vuole cercare) del Gipsy Project sta forse nell’assenza di un’unità di suono del gruppo, macchiata però da un’insufficienza netta da attribuire alla gestione della fonia, che non soddisfa certo le aspettative riservate al luogo che a Roma rappresenta l’eccellenza per quanto riguarda acustica e qualità del suono. Biréli ironizza sui rientri di qualche microfono spostando la propria sedia sul palco; il sassofono a volte appare provenire da un’altra sala per via dell’eccessivo riverbero. In ogni caso la ritmica rispecchia (e costituisce) l’identità del gruppo, che se da un lato tradisce le aspettative dei fanatici delle sonorità compatte ed essenziali del gipsy, dall’altro contribuisce al carattere più strettamente jazz e sofisticato del Gipsy Project, che meglio sposa lo stile chitarristico eclettico e versatile di Lagrène.

Si esce comunque soddisfatti e pienamente appagati, dalla Sala Petrassi dell’Auditorium, grazie a un finale godibile e inatteso: le luci sono ormai accese, e molti spettatori stanno abbandonando la sala quando, spinti da un applauso che non accenna a placarsi, Biréli e la band tornano sul palco. La sala resta illuminata, e il contatto e l’intimità tra musicisti e pubblico ne guadagnano; si chiude con un classico di Django, Minor Swing, che regala il sorriso e risolve – rievocando il finale carico di speranza di tanta musica sacra medievale – in una ripetizione major del riff iniziale, arricchita da una profusione di citazioni che Biréli avrebbe forse portato volentieri avanti per tutta la notte.

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Autore

Lorenzo Guidi

Studente di Matematica all'Università La Sapienza di Roma, conduce la trasmissione Voyager 2 - Universo Jazz su Radiosonar.net

1 commento

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    Gran bel concerto anche se la scelta del sassofono al posto del violino ha finito in qualche modo per snaturare il progetto gipsy. grandissimo il finale con minor swing.

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