L'armadio di famiglia

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Dall’8 al 27 gennaio al Teatro della Cometa la Produzione Teatri d’Imbarco presenta L’armadio di famiglia, nella messa in scena di Nicola Zavagli. In occasione del mese della Memoria.

L’armadio di famiglia

di: Nicola Zavagli

con: Beatrice Visibelli, Marco Natalucci, Giovanni Esposito

e con: Marco Cappuccini, Caterina Carpinella, Marco Laudati, Chiara Martignoni, Valentina Testoni

canzoni originali: Chiara Riondino

regia: Nicola Zavagli

produzione: Teatri d’Imbarco

Dall’8 al 27 gennaio 2013 – Teatro della Cometa, Roma

Vai al sito di Teatri d’Imbarco

Firenze, 1943. È in questa città, all’interno di una casa come tante, che si sviluppa il dramma di L’armadio di famiglia. Non in tutte le case però ci sono delle persone come Clara, protagonista della vicenda, che grazie alla sua forza e al suo coraggio si innalza a eroina.

Il tema trattato è di grande delicatezza: la persecuzione degli ebrei in Italia. Come è noto, in seguito all’emanazione delle leggi razziali, nel 1938, tutti gli appartenenti alla discendenza ebraica vennero condannati alla deportazione nei campi di concentramento, e chiunque desse loro rifugio rischiava la fucilazione.

Clara è una semplice levatrice che si sposta all’interno della città esclusivamente a cavallo della sua bicicletta, a qualunque ora del giorno e della notte. Suo marito si trova in Grecia come combattente; Clara ha due figli da crescere, una vicina pettegola e ficcanaso, e un camiciaio napoletano, amico di famiglia. Ma la quiete domestica viene messa a soqquadro dall’arrivo in casa di una perfetta estranea al termine di una gravidanza, accompagnata dall’intera famiglia. Dopo aver assistito al parto della donna, Clara scopre che i suoi ospiti inattesi sono ebrei.

Da quel momento in poi, la vita di Clara e di tutta la sua famiglia cambia radicalmente. Cosa fare? Allontanare questa gente e ristabilire la serenità? Oppure aiutarli, con ogni rischio che ne consegue, cercando di proteggere contemporaneamente i due nuclei familiari? Per quanto complessa possa essere una tale decisione, a Clara basta poco per decidere.

È un semplice armadio a divenire il nascondiglio segreto, nel tentativo di sfuggire alle persecuzioni razziali. La nostra Bartalina – così viene soprannominata la protagonista per l’amore sportivo che nutre verso il campione del ciclismo Gino Bartali – affronta con forza e coraggio le enormi difficoltà che le si pongono davanti. Ma un’inevitabile complicazione sembra essere alle porte. I contrasti familiari aumentano in maniera esponenziale. La tensione raggiunge vette estreme, verso un epilogo inaspettato.

La struttura drammaturgica richiama l’opera di Eduardo De Filippo, Napoli milionaria. Forte e intensa l’interpretazione di Beatrice Visibelli, nei panni della protagonista; al suo fianco, Marco Natalucci realizza un ammaliante, cinico e distaccato funzionario di polizia. La regia di Nicola Zavagli è essenziale, pone in risalto il lavoro degli attori. La scenografia ricostruisce fedelmente l’interno di una casa popolare, sfondo dell’intera vicenda. Le canzoni di Chiara Riondino scandiscono le varie fasi del racconto, svolgendo una funzione di commento e di raccordo drammaturgico.

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Redazione

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