L'ARTE POVERA RIDUCE AI MINIMI TERMINI: LA RIVINCITA DELLA MATERIA

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Arte Povera, un nome, un programma. La provocazione è insita nell’aggettivo che connota questo nuovo modo di fare arte. Il rifiuto allo strapotere economico della società dei consumi e dei profitti trasporta l’opera in un altro scenario ideologico: non più arte “ricca” individuabile come tale, ma lavori talvolta rozzi e imprecisi decorano le gallerie ospitanti tale tendenza.

Niente stupore dunque davanti alla grande tela di Giuseppe Penone Spoglia d’oro su spine d’acacia in cui a creare l’opera sono proprio le spine d’acacia: una disposizione dettagliatamente accurata delle stesse spine forma la bocca dell’artista. Al centro una lamina d’oro indica l’impronta umana: il rapporto natura-uomo, tacito e inevitabile, si fa complesso.

L’originalità dei materiali salta subito all’occhio: per lo più insoliti e non elaborati riproducono una realtà di cui talvolta il visitatore ne diventa parte integrante.

L’opera I Visitatori di Pistoletto esplica bene questa tendenza: si tratta di una stampa fotografica su acciaio inossidabile e trattato in cui, appunto, lo spettatore diviene protagonista di una scena che muta continuamente. L’opera avvolge e accoglie. Anche Fabro con il suo Buco ingloba il visitatore dando un’immagine frammentata dello spazio: quest’opera, in parte, riflette la sezione retrostante e, in parte, lascia trasparire quella antistante, tanto che il dietro e il davanti si uniscono ineluttabilmente.

Il gioco visivo, il nuovo rapporto tra spazio e materia, la forte valenza politica, gli elementi anticonformisti descrivono un movimento convenzionalmente indicato come Arte Povera, che chiarifica immediatamente il suo profilo ideologico e cronologico, fissando la sua data di nascita nel settembre del 1967, allorché la mostra “Arte Povera” fu ospitata alla galleria La Bertesca di Genova.

Sono anni in cui lo sperimentalismo è insaziabile, in cui si cerca un antidoto solido al consumismo dilagante, in cui si vuole abbandonare il già conosciuto per l’ignoto all’insegna di nuove forme, nuove tendenze, nuovi stimoli… L’Arte Povera è una delle risposte a tale esigenza!

ARTE POVERA

riorientamento, a partire dal 21 dicembre, GNAM, Roma,

foto Giuseppe Penone, Spoglia d’oro su spine d’acacia, 2002.

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