Le vie dei Festival: Circus Klezmer

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Al Teatro Argentina, Le vie dei Festival presenta Circus Klezmer. Uno spettacolo dove l’arte circense sposa teatro e musica popolare, facendo divertire spettatori di ogni  età.

CIRCUS KLEZMER
drammaturgia: Irma Borges
idea originale e regia: Adriàn Schvarzstein
con: Eva Szwarcer, Emiliano Sanchez, Cristina Solé, Joan Català, Adriàn Schvarzstein
musicisti: Petra Rochau (fisarmonica), Rebecca Macauley (violino), Nigel Haywood (clarinetto), Quile Estevez (percussioni e suono)
luci: Charly Aparicio
dal 16 al 17 ottobre 2012
Teatro Argentina – Roma

Scheda dello spettacolo sul sito di Le vie dei Festival

Siamo in un paesino dell’est Europa e un giorno speciale si sta avvicinando. Lo scemo del villaggio – uno straordinario Adriàn Schvarzstein – corre tra il pubblico, si arrampica sui palchetti, lancia volantini – inviti? – sulla platea. Una spettatrice viene letteralmente caricata sulle spalle e portata sul palcoscenico. Un violino accompagna tutto quello che accade. Lo spettacolo è già in corso mentre cerchiamo il nostro posto in platea.

La storia potrebbe appartenere a chiunque: i preparativi di un giorno di festa, di un matrimonio. Circus Klezmer la racconta con la magia e l’incanto dell’arte circense, a ritmo di musica klezmer. Il risultato? Due ore di puro divertimento. Nessuno di noi conosce l’yiddish ma le emozioni e le risate ci travolgono.

La sposa racconta il suo amore volteggiando nell’aria, una coppia sposata litiga tra gag e acrobazie, uomini-giocolieri bevono a un tavolo. Nel frattempo lo scemo del villaggio continua a lanciarsi sul pubblico, fa il filo a una spettatrice, ruba borse e soldi, cerca disperatamente l’anello che custodiva e che ha perso. Dopo una vana e affannosa ricerca, urla che lo spettacolo è finito. Poi sfila letteralmente l’anello dalla mano di una signora e, grazie a lei, i festeggiamenti possono continuare. Lo spettacolo può riprendere grazie al suo pubblico.

Circus Klezmer è una festa spettacolare che abbraccia ogni spettatore, senza differenze di gusti e di età.

Alla fine siamo tutti in piedi a guardare i più piccoli saliti sul palco. Impossibile non continuare a battere le mani a tempo di musica ancora per un po’. Lentamente il teatro si svuota, una signora sorridente riesce, finalmente, a farsi largo tra la folla e a recuperare la sua borsa sul palcoscenico.

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