di John Buchan adattamento Patrick Barlow regia Leonardo Buttaroni con Alessandro Di Somma, Diego Migeni, Yaser Mohamed, Marco Zordan scene Paolo Carbone luci Pietro Frascaro aiuto regia Gioele Rotini dal film di Alfred Hitchcock produzione Cattive Compagnie 13 marzo 2016, Teatro Trastevere, Roma
Quattro attori. Trentanove ruoli da ricoprire. Un mistero da risolvere. Questi sono gli ingredienti del nuovo lavoro di Cattive Compagnie firmato Leonardo Buttaroni, in scena al Teatro Trastevere fino al 27 marzo.
39 scalini è un noir comico, un inseguimento a perdifiato dai ritmi serrati, esplosivo e divertente, un gioco di ruoli nel quale l’unico attore che non cambia personaggio – un timoroso ma curioso e ironico Marco Zordan, nella parte di Richard Hannay – è letteralmente circondato dal turbine folle degli altri tre attori, Alessandro Di Somma, Diego Migeni e Yaser Mohamed, capaci di trasformazioni repentine d’abito, di sesso, o addirittura a personificare oggetti scenografici funzionali alla messa in scena.
Se da un lato il testo di John Buchan – adattato da Patrick Barlow – è un susseguirsi di colpi di scena geniali e talvolta stravaganti, il lavoro di Buttaroni con i quattro attori è in grado di aggiungere all’opera magia grottesca e clownerie, creando un caos perfettamente organizzato e coreografico, quasi circense, dai tempi comici incalzanti, capace di attrarre il pubblico che partecipa del divertimento. L’affiatamento è palpabile e vi è nella messinscena la voglia di svelare immediatamente il trucco del travestimento, quasi sempre a vista e dichiarato.
L’impianto scenografico a cura di Paolo Carbone è estremamente semplice ma efficace: ciascun oggetto di scena può essere spostato con estrema facilità favorendo la comicità della pièce. E’ nella manipolazione dell’oggetto stesso, inoltre, che se ne mostra la duttilità, capace di trasformare e di stupire il pubblico stesso per la trovata geniale.
Visivamente si colgono molte citazioni cinematografiche nel corso dello spettacolo, cosa che conferma il marchio della compagnia e lo stile di Buttaroni, da sempre ammaliato ed intrigato dalla commistione fra cinema e teatro – una commistione che potrebbe risultare banale o forzata, ma che nelle mani del regista di Cattive Compagnie scivola senza intoppi con semplicità e bellezza, mostrando inoltre la ferma conoscenza che vi è alle spalle.
39 scalini è uno spettacolo coinvolgente ed intrigante, che scorre piacevole e che non annoia minimamente, che ci fa rendere conto che la fiducia costruita in anni di stretta collaborazione è un ingrediente necessario per il contesto teatrale, come del resto lo è il gioco, così presente e fortemente voluto nel lavoro presentato.