La percezione e i suoi diversi punti di contatto con la filosofia della mente.
Il primo dicembre, presso il MLAC, Museo Laboratorio di Arte contemporanea della Sapienza, si è svolta la presentazione del libro di F. Desideri La percezione riflessa. Estetica e filosofia della mente, edito da Raffaello Cortina editore. Oltre all’autore, erano presenti come relatori: G. Consoli, T. Griffero e P. Montani.
Il libro, estremamente denso nelle sue argomentazioni, tenta di ricollocare il campo operativo di quella filosofia non speciale chiamata estetica mettendolo in rapporto alle varie teorie di filosofia della mente e ai loro differenti approcci.
L’estetico occupa la zona intermedia tra le nostre differenti facoltà, quali l’immaginazione, la sensazione, l’intelletto e la ragione. Per G. Consoli, la proposta di Desideri mostra un modello perspicuo in cui si possa riattivare il rapporto tra biologia e cultura; un tentativo, riuscito, di superare il naturalismo sia nella sua versione neopositivista, che nella sua visione allargata. Sebbene l’estetica nasca come teoria della percezione con la filosofia di A. Baumgarten, possiamo affermare che i fatti estetici non sono assimilabili né a fatti emotivi, né psicotici, né cognitivi. L’estetica, dunque, non è una sorta di fase precognitiva propria degli esseri viventi.
Nel libro di Desideri viene piuttosto mostrato, seguendo le parole di Montani, come il luogo dell’insorgenza dell’estetica si trovi al confine tra i processi attenzionali e quelli intenzionali; un luogo che si manifesta come conseguenza del suo stesso produrre effetti sia sul piano cognitivo che su quello etico. L’estetica è dunque, in questo testo, la condizione originaria per lo sviluppo dei processi e, allo stesso istante, risultato, conseguenza degli stessi. Il campo operativo dell’estetico, per Griffero, come per gli altri relatori, anticipa sia le operazioni cognitive dell’essere umano che il nostro eu zen, il nostro tentativo di vivere nel migliore dei modi possibili.
Riprendendo anche le ricerche dello psicologo M. Tomasello, Desideri mostra come l’estetico abbia sempre a che fare con elementi di tipo pragmatico come il senso comune –il Gemeinsinn kantiano- e l’assunzione del punto di vista dell’Altro. La forza dell’estetico si mostra nella sua capacità di favorire un nuovo habitus attraverso la riconfigurazione del nostro “sentire di avere qualcosa in comune con le altre persone”.
Nel suo superamento dei modelli cognitivisti ed emotivisti, Desideri ci offre l’apertura di uno spazio dialogico in cui l’estetica, giocando un ruolo da protagonista, ci permette di entrare in contatto con lo zoccolo duro della filosofia della mente. Un libro che, nelle sue necessitanti difficoltà figlie dell’elevato pensiero filosofico di Desideri, giunge ad un’ulteriore possibilità: essere un libro per tutti e per nessuno… ad essere in ballo è il futuro dell’estetica.
LA PERCEZIONE RIFLESSA. ESTETICA E FILOSOFIA DELLA MENTE
Autore Fabrizio Desideri
Editore Raffaello Cortina editore
Presentazione 1 dicembre 2011, MLAC Università la Sapienza, Roma