24 luglio 2012, ore21.00
Teatro Valle Occupato, Roma
Esilarante, spumeggiante, coinvolgente. Questi sono gli aggettivi che descrivono al meglio lo spettacolo degli Appiccicaticci ,tenutosi al Teatro Valle Occupato nella calda sera del 24 luglio. A volte si fa anche fatica a credere che sia tutto completamente improvvisato, dato il sorprendente feeling scenico che lega i tre comici con un sottile filo invisibile.
Dopo una breve introduzione riguardante l’occupazione del teatro che risale a circa un anno fa, entrano in scena tre buffi personggi che portano sul palco una ventata di simpatia e freschezza, accompagnati da una chitarra e brevissimi stornelli semplici ma molto immediati. Convinti di essere nel bel mezzo di una breve intro costruita da altri, – così almeno ci fanno intendere gli stessi Appiccicaticci – gli spettatori scopriranno pochi minuti dopo, con meraviglia, che quei tre intrattenitori saranno gli stessi signori che rimarranno sul palco per la prossima ora e mezza circa.
E’ veramente notevole l’uso del loro pubblico come canovaccio con la richiesta di parole a casaccio che crea entusiasmo, confusione ed eccitata compartecipazone generale. Il pubblico diventa protagonista. Addirittura una giovane coppia vedrà scorrere sul palco, divertita, la sua storia rivisitata e liberamente riadattata da questi tre mostri dell’improvvisazione. O ancora, l’ironica rappresentazione della giornata tipo di un programmatore seduto in prima fila, reinventata in quattro stili diversi scelti sempre dal pubblico. Non sono ammesse le offese, ovviamente; poichè, se si è permalosi questo tipo di spettacolo forse non fa per voi. Tuttavia, è proprio impossibile non trovarli divertenti, anche se si sta assistendo alla “macchietta” della propria vita o di quella di tanti altri che si mimetizzano – o fingono di mimetizzarsi “civettuoli” – tra le poltrone del Valle Occupato. Prima o poi probabilmente chiameranno te sul palco rendendoti incontrastato protagonista per qualche minuto, o il filo conduttore di tutto lo spettacolo, addirittura.
Una serata assolutamente spensierata, che “attenta” alle nostre mascelle se non si è abituati a ridere a crepapelle per un’ora e mezzo di fila. Follia e delirio al punto giusto, concluse in ogni sketch dalla parola pistacchio. E altrimenti, quale parola migliore per descrivere questa calda estate spensierata al gusto fresco e appagante di un bel gelato al pistacchio?