Dal 27 febbraio al 22 marzo la galleria RvB Arts in collaborazione con Antiquariato Valligiano ospita Self-Shaping Paintings. La mostra, curata da Michele Von Büren, presenta disegni e dipinti dell’artista Lorenzo Bruschini.
Titolo: Self-Shaping Paintings
Artista: Lorenzo Bruschini
a cura di Michele Von Büren
Luogo: RvB Arts & Antiquariato Valligiano, Via delle Zoccolette 28, via Giulia 193
27 febbraio – 22 marzo 2014
La galleria RvB Arts è stata creata da Michele Von Büren con l’intento di promuovere artisti affermati e promettenti, ponendo particolare attenzione nel «rendere l’arte godibile ed economicamente accessibile» . All’interno del contesto dell’Accessible Art si colloca la mostra di Lorenzo Bruschini, la prima personale dell’artista presso questa galleria.
L’evento si presenta come una monografica, in cui è possibile vedere sia disegni che dipinti di grande formato, realizzati appositamente per la mostra; oltre a questi si possono ammirare opere degli anni precedenti, che testimoniano l’evoluzione del suo percorso artistico.
Nelle opere di Lorenzo Bruschini prende vita un mondo fantastico, in cui il mito si intreccia alla favola, dove il bianco assume infinite variazioni fino a diventare nero. Qualunque sia la tecnica adottata, olio o china bagnata dal caffè, le figure leggere e sinuose emergono dallo sfondo della tela, assumendo forme ogni volta differenti.
In questo modo la fantasia dell’artista si mescola con quella dello spettatore, a cui è concessa la totale libertà di interpretazione.
Da questa combinazione deriva il titolo della mostra Self-Shaping Paintings, vale a dire “dipinti che auto-modellano”. Le opere sono da un lato espressione di Lorenzo e dei suoi sogni, intrisi di un substrato fatto di cultura classica, vedi il continuo ritorno di modelli della mitologia; di cultura filosofica, basti pensare ai suoi studi su Nietzsche; ed infine di cultura poetica: ne è testimonianza la corrispondenza epistolare col poeta Yves Bonnefoy, da cui è scaturita la mostra Initiation à la poésie (Teatro Quirino, 2009) e a cui è dedicata in questa esposizione una nuova opera (Elogio del silenzio, 2014). Dall’altro lato però l’artista porta lo spettatore ad intraprendere un cammino intimo e personale, in cui ogni interpretazione è vera ed in cui ad ogni nuovo atto percettivo corrisponde un nuovo atto creativo.
La sua poetica è caratterizzata dall’assenza di definizione; tutto è in continuo divenire e in continuo mutamento.
Ed è proprio nell’assoluta indeterminatezza che l’arte di Lorenzo «diviene strumento (…) capace di restituire, attraverso visioni personali, saperi universali» (cit. Viviana Quattrini).