Artisti: Pablo Mesa Capella, Gonzalo Orquín
Titolo: La Cappella porcina. e-MAAMcipazione
Luogo: MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, Via Prenestina 913
Mentre il centro di Roma è affollato di turisti, che non si dirigono verso un museo d’arte contemporanea neanche per cercare refrigerio, la periferia capitolina offre invece occasioni culturali che fanno riflettere sulla capacità della cultura di penetrare ovunque.
E’ il caso del Maam, il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia, che nasce nel 2012 all’interno di un’ex fabbrica ora occupata, su progetto di Giorgio de Finis.
In questo contesto, nel quale l’arte si intreccia alla vita vera e le forme di interazione sono molteplici, si colloca l’opera “La cappella porcina – eMAAMcipazione”, nata dalla collaborazione tra Gonzalo Orquín e Pablo Mesa Capella.
L’attenzione per il dettaglio, l’esattezza anatomica e l’idea che vi si cela rimandano ad una lunga tradizione artistica, in cui i soggetti sono proprio gli animali morti e che va dalla scuola dei Carracci alla scuola olandese del Seicento, sino ad arrivare ai buoi squartati di Chaïm Soutine.
Non tutti i maiali però restano immobili e rassegnati di fronte al loro destino; due di loro si staccano dai ganci e spiccano il volo, dimostrando così che c’è sempre un’altra scelta e che anche nelle situazioni più critiche esiste una possibilità.
Se nella vicina Cappella Sistina gli uomini si sottopongono al giudizio divino per conoscere la loro sorte, nella cappella porcina i suini si fanno padroni della loro vita e generando una certa ilarità, scelgono il loro fato e danno speranza per il Futuro.