Mauro Parrinello | Tre Desideri

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 © Manuela Giusto

© Manuela Giusto

di Ben Moor 
regia Mauro Parrinello con la supervisione artistica di Ben Moor 
con Elisa Benedetta Marinoni e Mauro Parrinello
voce off Federico Giani
disegno luci Iro Suraci
traduzione Elisa Benedetta Marinoni
produzione OffRome, Bottega Rosenguild, Pierfrancesco Pisani, Compagnia DeiDemoni
con il sostegno produttivo di Residenza Idra

 23 aprile 2015, Teatro dell’Orologio

 

Dal 21 al 26 aprile l’atmosfera della sala Gassman del Teatro dell’Orologio è attraversata da una misteriosa nuvola capace di sconvolgere le sorti dell’umanità: chiunque potrà vedere avverati i primi tre desideri che esprimerà.

Così la vita di Flip – Elisa Benedetta Marinoni – e George – Mauro Parrinello –, giovane coppia prossima alle nozze, viene sensibilmente sconvolta per colpa di quei piccoli desideri che come un guizzo attraversano la mente formulandosi sovrappensiero.

Tre desideri è una commedia dall’humour irresistibile, firmata dal pluripremiato autore e attore britannico Ben Moor che, nella traduzione e adattamento della Marinoni e nella messa in scena di Parrinello – con la supervisione artistica dello stesso autore – scorre piacevole, regalando al pubblico non solo risate, ma anche la possibilità di porsi alcune domande: se il desiderare è una caratteristica peculiare dell’essere umano, quando e in quale misura è giusto farlo? Perché concedersi l’opportunità di far avverare un desiderio solo nel momento in cui il processo viene reso più facile?

Ben Moor ci racconta in maniera irriverente un piccolo nucleo le cui dinamiche vengono sconvolte da qualcosa all’apparenza insignificante, come un desiderio pronunciato fra le labbra durante un abituale battibecco fra innamorati. Ma qual è il potere del desiderio? L’autore cerca nuovi punti di vista dai suoi spettatori, organizzando un incontro con questi alla fine dello spettacolo, ascoltando le loro domande, condividendo i propri pensieri sull’argomento.

Il testo, scritto nel 2001 per essere interpretato dall’autore stesso e da un’altra attrice su cui fu ricamato il personaggio di Flip è il primo di Moor ad essere rappresentato in Italia ed è risultato vincitore nel 2014 del premio delle arti L. A. Petroni.

Con la sua scenografia semplice ma efficace – un telo nero su cui sono sagomate tre diverse scene a mo’ di finestra, investite a zona da un controluce che ne rivela il disegno secondo l’occorrenza – e l’armoniosa e a tratti scoppiettante recitazione degli interpreti che restituiscono una comicità tipicamente inglese, Tre desideri risulta essere un gioiello raro della drammaturgia contemporanea che vale la pena vedere.

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Autore

Ludovica Avetrani

attrice, danzatrice, curiosa. caporedattrice delle sezioni di teatro e danza. odia le maiuscole.

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