Veniamo tutti dal passato e andiamo verso il futuro. È questo il viaggio nel tempo su cui tutti martellano tanto. Solo che ci vuole un po’. Cambiare è possibile e a volte basta una notte, una di quelle speciali, come la notte più breve dell’anno, una piccola chiazza di buio in un grande mare di giugno.
Il Teatro dei Borgia porta in scena Midsummer di David Greig e il risultato è il regalo di un sogno, di una speranza. Come quella che lampeggia nel display di un parcheggio. Change is possible.
A trentacinque anni ci si sveglia consapevoli che non si sarà mai più qualcosa che non si è ancora diventati e allora si comincia a correre. Il mondo è pieno di adulti senza fiato che, ansimanti e lenti, corrono verso qualcosa, contro la morte. Un incontro, però, può cambiare tutto.
È quello che accade a Bob, artista della presa per il culo, che vive ai margini della malavita di Edimburgo, e ad Helena, avvocato di successo che nasconde una donna infelice, tutto profumo e autocontrollo. Quando si incrociano, Bob è un groviglio di nervi che emana ostilità e Helena non è una donna sentimentale. Nessuno dei due sembra percepirlo, ma qualcosa è cambiato.
La scena è un interno di casa con due schermi, di diversa dimensione, che rimandano, con la stessa immagine, all’esterno. La regia di Giampiero Borgia gioca con continui rimbalzi tra esterno ed interno, tanto dei luoghi fisici quanto dell’anima. Raccontare una storia è coglierne i sentimenti, ricordare i dettagli; così anche il registro oscilla continuamente tra recitazione e narrazione degli stessi personaggi. Fuori piove, ma nel corso dello spettacolo vediamo sullo schermo luoghi sempre meno inospitali, che ricalcalcano il percorso fatto internamente da Helena e Bob, sempre più disposti all’ospitalità dell’altro nella propria vita.
In Midsummer vince, finalmente, la poesia, la convinzione che la vita non sia soltanto un gioco di pazienza ma innanzitutto disposizione ad amare e desiderio di leggerezza. E per scoprirlo può bastare una notte. Le notti sopraggiungono leggiadre…
MIDSUMMER
Una commedia romantica con canzoni
di David Greig
regia di Giampiero Borgia
con Christian Di Domenico, Manuela Mandracchia
e con la partecipazione di Francesco Santalucia
adattamento musiche Papaceccio, Francesco Santalucia
traduzione di Masolino D’Amico
dal 31 gennaio al 5 febbraio 2012
Piccolo Eliseo – Roma