Mike Cooper – guitar, vocals
Roberto Bellatalla – double bass
Fabrizio Spera – drums, percussion
Geoff Hawkins – reeds
Dove: Fanfulla via F. da Lodi 5/a Roma
Quando: 26 Febbraio 2015
Info: Cooparia
Un unico lungo blues con inserti alt country, anche se tra un brano e l’altro sembra che il pezzo sia finito. Ed in effetti è così: il pezzo finisce ma la sessione presentata a Fanfulla per la prima volta in Italia con la formazione di quattro elementi, sciorina una sequenza musicale inattaccabile, galvanizzante, percussivamente eccelsa. Sax di Hawkins forse poco incisivo a livello percettivo ma fenomenale per costanza e fantasia. Il contrabbasso di Bellatalla ha resistito agli attacchi veementi alle corde, divertiti e sempre sul pezzo. La chitarra tropicale di Cooper ampliata da loop, riverberi, echi e percossa e pizzicata ha galoppato ininterrottamente per tutti i 77 minuti del concerto. La batteria argentata di Spera ha goduto ad esser percossa da tre tipi di bacchette e da maracas auto costruite in bottigliette di plastica.
Le evoluzioni del quartetto, come si diceva, blues, alt country, prog e avant jazz, a tratti diventavano rock seventy, soprattutto nei ritmi delle percussioni di Spera e nei riff di Cooper che comunque era lì, nei settanta, a Londra, accanto ai light show dei Floyd.
La programmazione del Fanfulla è completa fino a maggio e l’atmosfera è quella di sempre, gioviale, interessata e competente. Si può star certi che la qualità, nonostante la scena romana dell’est sia appassita (ma perché? Per vari motivi vedi chiusure e ridimensionamento dei luoghi di aggregazione, nascita di nuovi luoghi, disaffezione del pubblico che preferisce posare il suo culo in poltrona davanti ad uno schermo, pc tv qualcosa e in generale perché non ci sono denari che circolano) conosca le sue case e ci vada volentieri. E noi l’andiamo a trovare e a divertirci insieme a lei.