NICOLA PIOVANI: le note nel silenzio di Villa Pamphili

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Nicola Piovani in Quintetto a Villa Pamphili,  Roma

Line up

Pianoforte – Nicola Piovani 

Sax / Clarinetto  Marina Cesari 

Violoncello / Tastiera / Chitarra  Pasquale Filastò 

Contrabbasso – Andrea Avena 

Batteria / Percussioni / Fisarmonica Cristian Marini

Quando: Mercoledì 4 luglio ore 21.15

Dove: I Concerti nel Parco 2012, Villa Pamphili

Info:

Sito ufficiale Nicola Piovani

Ascolta la Colonna sonora de “La Vita è bella

Il finale de  “La voce della Luna”

Pianista, direttore d’orchestra, compositore di colonne sonore, sia per il cinema che per il teatro, Nicola Piovani incarna senza dubbio la figura del musicista di successo, seguitissimo da un pubblico fedele e grato, del tutto riconoscente alla capacità comunicativa e all’umiltà dimostrata in anni di brillante carriera.

Sulla cima salì grazie all’orecchio di Marco Bellocchio, per il quale firmò sei colonne sonore, e grazie alla stima di Fabrizio De Andrè, che lo volle fortemente come co-autore di due album ed arrangiatore. Tra i racconti sul palco, che scorrono toccando le pellicole televisive, il cinema d’autore e il teatro musicale, c’è il ricordo dell’amico, che omaggia con l’esecuzione della Storia di un impiegato, quasi a ricalare il velo della realtà sulla fantasia evocativa dello schermo.

Piovani si racconta, spiegando il suo nuovo ciclo di composizioni, Icaro, Narciso, Eco, desunto dai miti greci, e cerca l’intimità con il pubblico ironizzando il moderno ma sempre con un tocco leggero e delicato. Segue quindi una melodia sospesa, cantata dal clarinetto e mai conclusa, ma adagiata nel finale su un accordo di settima.  L’atmosfera è rilassata, quasi scherzosa, di compartecipazione, suggestionata solo dalla cornice del Parco di Villa Doria Pamphili, quasi un set cinematografico naturale.

Tra le moltissime citazioni di colonne sonore spicca indubbiamente La vita è bella, il cui trillo iniziale scalda e commuove, ricordando il calore del film di Benigni, con la sua aria lirica e popolare. Nonostante sia il successo più grande per il compositore – gli portò infatti l’Oscar come miglior colonna sonora di film drammatico nel 1999 –  il brano più sentito della serata sembra essere il canto composto per l’ultimo film di Federico Fellini, quasi un film-testamento, rabbioso e poetico: La voce della luna.

Dopo la musica, riecheggia anche la voce di Benigni che turba l’aria calma del concerto: <<.. eppure io credo che se ci fosse un po’ più di silenzio… se tutti facessimo un po’ più di silenzio, forse qualcosa potremmo capire…>> . Piovani suggerisce il dovere di recuperare la bellezza del silenzio, del raccoglimento, per ascoltare di più e per apprezzare meglio anche la musica, sentita con miglior qualità e più consapevolezza. Così la serata sembra concludersi: una nota malinconica nell’animo e la villa nel silenzio.

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Webmaster - Redattore Cinema

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