Ondadurto Teatro presenta Crash Flight, un evento-spettacolo mimato senza parole. Una commistione originale e divertente di vari generi teatrali e non, proposto gratuitamente e in uno spazio aperto, al Festival inEURoff 2012.
CRASH FLIGHT
Festival inEURoff 2012 – Casa delle Culture Elsa Morante, Roma
Dal 12 al 14 ottobre 2012
In questo bello e vivace spettacolo, la compagnia Ondadurto Teatro si cimenta nella costruzione di un’avventura che ha il sapore del sogno e della fantasticheria, il desiderio dell’essere umano di volare.
La pièce fa affidamento unicamente sulle capacità mimiche degli attori e su una miriade di giochi scenici piuttosto elaborati, che riescono nell’arco di soli venti minuti a condensare una storia piuttosto articolata: un uomo anziano, seduto al caffè mentre legge il giornale, caccia via dei gabbiani che volteggiano intorno a lui… poi, un malore, un sogno, un delirio o un ricordo, e appaiono i protagonisti.
È la storia più antica del mondo, l’incontro fra l’uomo e la donna all’insegna dell’amore più spassionato ed ingenuo. Quanto velocemente nasce, tanto repentinamente muore, ma non senza aver trasformato l’Uomo nel senso del desiderio.
E il nuovo desiderio dell’uomo, è proprio il Volo: sogno e fantasia principale dell’infanzia di ognuno di noi, viene ripescato dal protagonista nel profondo del cuore, e poi tentato, ritentato più e più volte, finché non si realizza in modo sorprendente, audace e divertente.
Lo spettacolo si basa e viene realizzato con elementi piuttosto semplici, sui quali si sfoga l’esuberanza creativa degli attori, che creano innumerevoli cambi di scena, effetti ottici, colpi a sorpresa, utilizzando al cento per cento la possibilità di mostrare e nascondere con pannelli, tendaggi, uscite ed entrate di scena, movimenti agili e spostamenti veloci degli arredi.
L’effetto è debordante: la mente quasi fatica a correre dietro alla ricchezza dei significati, che si sovrappongono gli uni agli altri e riportano in vita una visione onirica, condensata all’estremo, dell’accadere scenico. Momenti di poesia e di danza si alternano con scene esilaranti, che catturano l’interesse e il divertimento del pubblico, senza lasciare tregua.
Il colpo di scena finale, con l’entrata del dolly cinematografico manovrato manualmente, rende magistralmente la sensazione del volo, l’esaltazione del viaggio attraverso l’atmosfera e le dimensioni impalpabili dell’esistenza.
C’è quindi molto di cui complimentarsi con gli autori e i performers di questo spettacolo, che unisce in modo molto originale diversi apporti, dall’uso delle maschere, alla danza, ai giochi di luce e a trovate circensi, per produrre una forma inedita di evento, che – ed è un pregio – non si riesce ad inquadrare in una definizione precisa o in un’unica categoria.