Per la redazione dell’articolo, un ringraziamento a Silvia Solazzo.
Ricca, ampia e ambiziosa, la sfilata svoltasi il 27 Gennaio al Grand Hotel a Roma denominata Oriental, e organizzata da Nino Graziano Luca e Habib Mestiri propone un connubio tra diverse attività culturali, unite da un comune merito che dà il senso all’intera serata: l’avvicinamento tra l’occidente e l’oriente, visto nei suoi aspetti più originali e significativi, interpretato e assimilato in modi differenti. Oriental nasce, infatti, come manifestazione della contaminazione della cultura orientale nella moda. L’evento è solo l’ultimo di sette edizioni precedenti , durante le quali sono stati ospitati stilisti provenienti dall’Egitto, da Dubai, dal Qatar e dall’Arabia Saudita.
La serata si apre con la collezione del sarto Gianluca Santangelo, attivo nel suo Atelier a Roma e che esibisce, in passerella, abiti Prêt-à-Couture, che mescolano un eleganza essenziale e classica alla ricchezza e alla profusione orientaleggianti. Segue poi Dora Giannetti, con la sua nota collezione Elizabeth The First, realizzata con tessuti vintage, alcuni dei quali risalenti all’Ottocento e provenienti dai paesi Orientali come l’Azerbaigian. Questa mescolanza tra i due mondi antichi è sottolineata anche dalla musica che accompagna l’intera sfilata e che sembra unire, nei suoni, le due diverse tradizioni. A questa prima parte, incentrata unicamente sulla moda, si aggiungono numerose premiazioni ad associazioni o singole personalità, per l’impegno dimostrato nei confronti del mondo orientale, per lo studio e la diffusione della sua cultura.
Presenti, ad esempio, Matilde Mastrangelo, direttrice del Dipartimento di Studi Orientali della Sapienza, premiata per la traduzione dell’opera del noto poeta e scrittore giapponese Yukio Mishima, La casa di Kyoko, di cui sono state lette anche alcune pagine; la onorevole Souad Sbai, con il suo libro Il sogno infranto, sulle speranze e le delusioni della primavera araba, il presidente della comunità di Sant’Egidio e l’Istituto Mediterraneo di Ematologia premiato per aver favorito la cooperazione tra i paesi mediterranei. L’Istituto cerca, infatti, di creare una vera e propria rete sanitaria ed è stato premiato anche per le sue ricerche mediche. La filosofia dell’intero evento è quindi quella di affiancare alla moda altre realtà che operano in settori differenti e che contribuiscono ad un unico risultato comune. Allo stesso tempo, il tentativo è quello di mostrare e premiare, pur in un momento di crisi economica, i meriti dell’Italia nella solidarietà verso l’Oriente e, in generale, verso i paesi in via di sviluppo. La moda, lungi dall’essere pensata esclusivamente come spettacolo o merce di scambio, riacquista quindi, in questa serata, un’importanza e una rilevanza nell’ambito dei mutamenti culturali e sociali di cui diviene espressione estetica. Essa riafferma a pieno titolo la sua centralità nella cultura del nostro paese.
La sfilata si conclude, poi, con la collezione di Mauro Gala, uno dei maggiori punti di riferimento dell’Haute Couture a Roma. Quest’evento inaugura una settimana interamente dedicata alla moda; ospiti importanti, provenienti da tutto il mondo, si raccoglieranno nei luoghi storicamente più rilevanti della capitale al fine di valorizzarne il ruolo e l’influenza nell’ambito della moda, a livello internazionale.
ORIENTAL
a cura di Nino Graziano Luca e Habib Mestiri
27 gennaio, Roma, Grand Hotel