Titolo originale Goya’s Ghosts
Regia Miloš Forman
Sceneggiatura Miloš Forman, Jean-Claude Carrière
Fotografia Javier Aguirresarobe
Montaggio Adam Boome
Musiche Varhan Orchestrovich Bauer, Josè Nieto
Interpreti Javier Bardem, Natalie Portman, Stellan Skargård
Duarta 114′
Il regista ceco Miloš Forman sceglie di fare il ritratto del pittore Francisco Goya cominciando dallo sfondo. Dipinge l’ambiente e il paesaggio circostanti, le persone e gli eventi tutti intorno a lui. Invece di privilegiare il racconto dell’uomo sposta l’attenzione sul suo tempo. Coglie le sfumature della Spagna a cavallo tra diciottesimo e diciannovesimo secolo, periodo di rapidi e controversi cambiamenti. Nel giro di un ventennio infatti la scena politica muta radicalmente più di una volta e gli equilibri si ribaltano di continuo. Dalla monarchia borbonica che permette alla Santa Inquisizione di mantenere la Spagna “cattolicissima” come era sempre stata, si passa poi all’Impero Napoleonico, che si dichiara portatore dei principi della Rivoluzione Francese. Ma la Restaurazione è dietro l’angolo e la Spagna non esiterà a cambiare nuovamente forma.
In questa giostra si inseriscono i personaggi del film e le loro storie. Goya è sostanzialmente il filo conduttore, l’anello che lega Padre Lorenzo (prima inquisitore e poi, infamato e rifugiato in Francia, braccio destro del fratello di Napoleone) e Ines Bilbatua, bella e giovane figlia di un ricco mercante e musa ispiratrice del pittore. I due si incontreranno durante l’assurda prigionia della ragazza, arrestata dall’Inquisizione per un’accusa del tutto infondata. Le loro strade si incroceranno per un breve tratto, ma l’incontro avrà per loro conseguenze ben più durature. Lorenzo e Ines, i cui destini si legheranno inevitabilmente, sembrano i protagonisti della vicenda ma in realtà non lo sono affatto. Goya è sempre presente ma soltanto in relazione alle loro vite, tutto ciò che traspare dalla pellicola sono le sue opere e i suoi rapporti con gli altri personaggi, soprattutto con i due principali, per ragioni diverse entrambi suoi amici. Le immagini del film mostrano ripetutamente i disegni di Goya, attraverso i quali viene raccontato il mondo che circondava il pittore, e anche molto di lui. Inevitabile è il confronto tra la figura di Francisco e quella di Lorenzo; per un uomo che sceglie di non schierarsi mai apertamente se non facendo parlare i suoi quadri, ce n’è un altro che invece prende posizione e la cambia anche, avendo però il coraggio (gliene va dato atto) di portare avanti fino alla fine una decisione che sembrava di comodo.
Ines, Lorenzo, la loro figlia o presunta tale Alicia, e anche tutti gli altri non sono che le figure di sfondo che si vedono nei quadri. Grazie a loro conosciamo qualcosa di un’atmosfera lontana, di un passato che si evolve velocemente e di una Storia che cambia forma. E in questo modo sappiamo qualcosa di più anche sul vero protagonista. Forman sceglie di raccontare la vita di figure rilevanti solo in apparenza, perché in realtà al centro del dipinto, in primo piano, c’è senza dubbio Francisco Goya.