La fondazione Trussardi, grazie al suo curatore Massimo Gioni, riapre al pubblico, dal 9 Novembre al 18 Dicembre, lo storico Cinema Manzoni, uno dei più importanti cinema milanesi del Dopoguerra, chiuso inesorabilmente nel 2006.
Gli splendidi spazi anni ‘50 dell’ex Cinema Manzoni rivivono e diventano tutt’uno con la prima grande personale italiana di una delle più autorevoli artiste del panorama contemporaneo internazionale: Pipilotti Rist.
L’artista svizzera ha esposto con mostre personali nei più celebri musei del mondo – tra cui il MoMA di New York e il Centre Pompidou di Parigi e ha preso parte alle maggiori kermesse internazionali, tra cui le Biennali di Venezia, Berlino, Sydney e Lione – ed è una tra i più giovani e conosciuti talenti della VideoArt. Insieme alle Performances, la VideoArt è una delle ultime conquiste dell’arte: dagli anni ottanta lo spettatore è chiamato, o forse costretto, a partecipare emotivamente alla fruizione dell’opera nel suo sviluppo temporale.
La Rist interpreta bene le componenti, temporali ed emotive, della VideoArt e con l’aggiunta di colonne sonore quasi ipnotiche ci catapulta nei suoi video colorati e fluttuanti. La sua ricerca indaga la nostra parte emozionale, quella che reagisce in modo involontario agli stimoli provenienti dall’esterno. I suoi video interagiscono con questa sfera cercando di annullare la distanza fisica tra opera e spettatore. L’artista stessa sfrega il suo viso su uno schermo trasparente, parti anatomiche, turgide e morbide, appaiono e scompaiono insieme ai colori; la musica ci avvolge e prende il ritmo del nostro cuore.
Per tutti questi motivi, risulta essere davvero azzeccato il titolo della sua personale milanese: Parasimpatico, nome che indica una parte del sistema nervoso autonomo che è responsabile delle reazioni e sensazioni involontarie del corpo legate allo stato di quiete.
Le visioni di Pipilotti Rist giocano al confine tra sogno e realtà: l’artista ci mostra al contempo corpi liberi e sensuali, oggetti comuni e luoghi familiari, alternati a macchie di colore che si contraggono e si espandono in un divenire fluido come l’acqua ma evanescente come l’aria. Ne siamo totalmente immersi.
Seduti nella grande galleria del ex Cinema Manzoni, abbracciati ai cuscini umanizzati da parti di vestiario, in una visione panottica dei video proiettati sullo schermo, sulle pareti e sui soffitti sinuosi del cinema, ci si rilassa anche grazie alla musica, in un’esperienza sensoriale davvero a 360°.
Come tutti i suoi lavori che coinvolgono grandi ambienti architettonici (ad esempio, San Stae a Venezia, 2005; Fundació Joan Miró a Barcellona, 2010) questo nuovo progetto unisce lavori già esposti e lavori inediti ed è sicuramente tra i più riusciti.
La doppia curvatura dello scalone d’ingresso, la galleria decorata, il vecchio bar, pulsano di nuovi luci e colori. Pipilotti Rist non solo dona nuova vita agli spazi dell’ex Cinema, ma ne crea anche di nuovi tramite semplici schermi bianchi.
Perdere la mostra di Pipilotti Rist significa perdere una riflessione intelligente e ironica sul corpo, sui suoi bisogni, sulla sua relazione con lo spazio che lo circonda, ma soprattutto significa perdere l’occasione di rivedere l’ex Cinema Manzoni, gioiello italiano ingiustamente dimenticato e nascosto al pubblico.
PARASIMPATICO – Pipilotti Rist
Ex Cinema Manzoni
Via Alessandro Manzoni 40, Milano
dal 9 novembre al 18 dicembre 2011
La mostra è aperta tutti i giorni dalle 11:00 alle 21:00 con ingresso libero
A cura di Massimiliano Gioni, Direttore Artistico Fondazione Nicola Trussardi
Video Lungenflügel (2009), Homo sapiens sapiens (2005), Open my Glade (2000)