Il Lavoro e l’Arte. L’arte al lavoro per raccontare storie di lavoratori. In occasione del 1° maggio, ogni sezione di Pensieri di Cartapesta ha contribuito a fornire una visione particolare di questo rapporto.
Molti artisti hanno denunciato le diseguaglianze nelle condizioni di vita degli uomini dovute al lavoro che essi svolgono: sono questi i temi centrali del film degli anni Venti Metropolis di Fritz Lang che descrive la situazione di operai pronti alla rivolta contro le stesse macchine che consentono loro di lavorare ma che li privano di ogni altra necessità; sulla stessa linea, negli anni Quaranta, Jean Genet nella pièce teatrale Le serve mette in risalto in conflitti di classe in una società divisa in servi e padroni; e ancora le fotografie di Lewis Hine e Richard Bear hanno la forza di mettere in luce sia la fatica, lo sfruttamento e le condizioni disumane in cui versavano i lavoratori nell’America di fine Ottocento, ma anche la soddisfazione dovuta ai propri sforzi, alla dedizione che ogni giorno queste persone, emigrate proprio per trovare lavoro, hanno messo in qualsiasi cosa facessero, raggiungendo traguardi personali ed economici. Inoltre, le foto che ritraggono bambini al lavoro attirarono l’attenzione del governo americano per la promulgazione di leggi a protezione dei minori. Sempre in tema legislativo, un articolo di attualità pone il problema della libertà di espressione degli artisti di strada.
Queste opere forniscono ottimi spunti di riflessione in questa giornata di festa, meritata e giusta soprattutto se esistendo il Lavoro, ci si può riposare da esso.
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