testo, regia, interpretazione Elvira Frosini, Daniele Timpano
consulenza Igiaba Scego
voce del bambino Unicef Sandro Lombardi
aiuto regia, drammaturgia Francesca Blancato
costumi Alessandra Muschella, Daniela De Blasio
disegno luci Omar Scala
produzione Romaeuropa Festival, Teatro della Tosse, Accademia degli Artefatti
con il sostegno di Armunia Festival Inequilibrio
ospiti Ruth Gebresus (venerdì 18), Luisanna Arias (sabato 19), Queenia Pereira De Oliveira (domenica 20)
19 novembre 2016, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Roma
Elvira Frosini e Daniele Timpano tornano ospiti del Romaeuropa Festival con il loro ultimo lavoro, Acqua di Colonia.
La coppia aspetta l’entrata del pubblico sul limite del proscenio e lo accoglie investendolo con uno sguardo di profondo sconcerto, facendone letteralmente una radiografia che ne giudica il portamento, la lentezza e l’indecisione nel prendere posto: l’atteggiamento dei due – che si scambiano commenti a mezza bocca mentre passano in rassegna gli spettatori indaffarati – è impaziente.
Dall’altro lato del palco una ragazza – Luisanna Arias – è seduta, illuminata dalle luci: il suo fare è rilassato mentre è assorta nei suoi pensieri. Sarà la coppia a strapparla dal suo stato, riportandola con irruenza al presente attraverso un dialogo che va dai massimi sistemi al vivere attuale, sfociando in battute nutrite di pochezza di spirito usata in modo ironico e inframezzate da profonde riflessioni storiche. Argomento del discorso? Il colonialismo e tutto quello che da esso ne deriva.
Il testo analizza su più fronti il fenomeno, passando dal punto di vista puramente fattuale che ha visto l’Italia interessarsi all’espansione coloniale per innalzarsi al livello delle altre potenze europee, fino a quello culturale e sociale, profondamente impregnato da propaganda, pubblicità, luoghi comuni diffusi e – forse – superficiali. I due interpreti – che sono anche registi e autori di loro stessi, seppur abbiano avuto dalla loro parte per la stesura del testo la supervisione di Igiaba Scego, scrittrice per Internazionale ed autrice di Adua di origine somala – stordiscono e stupiscono l’ignara Arias e il pubblico intero, che prende coscienza di quanto poco si conosca quella parte di storia totalmente nostra che è inserita nel quotidiano. E’ interessante come lo spettacolo goda di un perfetto equilibrio che non gli permette di scadere in mera lezioncina ad un popolo che scorda facilmente il suo passato storico.
La messa in scena è semplice, in pieno stile Frosini/Timpano, che fonda il suo lavoro su riflessioni sociali e politiche non partitiche, approfondite e non moralistiche, capaci di formare un pensiero in chi ascolta. La coppia – che sarà ospite al Teatro India dal 28 febbraio al 5 marzo 2017 con quattro lavori, tra cui Acqua di Colonia – risulta sempre più intrigante e coinvolgente per temi, stile e dinamica. Capace di lasciare nel dubbio chi ascolta, di far ridere senza sciatteria e con un’ironia pungente e dissacrante che non risparmia nessuno, soprattutto contro i buonismi e le riflessioni superficiali. Un appuntamento da non perdere assolutamente.