Artista Richard Wright Dal 29 settembre al 10 novembre 2015 @ Gagosian Gallery (Via Francesco Crispi 16 – 00187 Roma) http://www.gagosian.com/artists/richard-wright
Il 29 settembre la Gagosian Gallery ha inaugurato l’esposizione delle nuove opere in vetro di Richard Wright, considerate il lavoro più complesso mai realizzato dall’artista inglese e in mostra a Roma fino al 10 novembre.
Ci immergiamo nelle trame delle sue facoltà immaginifiche, lasciando c he la sua arte materica e trascendente si riversi negli occhi. «Vediamo più di quanto crediamo» – sostiene, infatti, l’affermato artista vincitore del Turner Prize 2009 – «è importante sottolineare che l’atto del guardare sia anche un gesto fisico nel quale noi proiettiamo i nostri corpi nel mondo e il mondo viene incorporato in essi».
Apprezzato per grandiose installazioni site-specific di diversa natura, permanenti o transitorie, Wright rivoluziona la staticità tra dipinto e spettatore, ponendosi alla ricerca di una quarta dimensione ottica che, sottile e intrecciata, arricchisce gli spazi architettonici (in scala ampia o negli interstizi più minimali) in un connubio sensazionale tra pittura ed elemento grafico/tipografico.
I suoi disegni palpitano su strutture ritmiche, prendendo vita da manufatti, libri, esperienze e opere d’arte, nonché da oggetti, commerciali o artigianali, ispirati all’arte, alle copertine dei dischi, alla moda.
Serigrafie, acquarelli su carta, poster e stampe adagiate su un tavolo ci conducono verso lo “Spazio ovale” della famosa galleria romana dove, esposte a Sud, si impongono allo sguardo tre grandi e spettacolari vetrate. Ornate ciascuna da dodici pannelli di un pregiato vetro piombato, per un’altezza di quasi cinque metri, le finestre appaiono diverse tra loro per strutture e trasparenze. Realizzate da Wright dopo una complessa fase preparatoria, esse sono composte da centinaia di geometrie, tessute a mano come tele di ragno magico-esoteriche, solcate nel vetro trasparente e azzurro. Le trame, in foglia di metallo, sono protagoniste di sezioni angolari incorniciate nel piombo, che inondano la galleria di luminose proiezioni, trasformandosi con il fluire della luce del giorno, catturata e liberata nello spazio circostante.
In bilico tra arte pura e applicata, illusione e astrazione, le opere dell’artista sono influenzate dalla Optical Art, ma anche dai maestri della prospettiva rinascimentale, dalla Minimal Art, dall’Espressionismo Astratto e dall’Avanguardia russa. Il Neoplasticismo, invece, è evocato nel concetto di un’architettura che si spinge oltre le superfici, nella compenetrazione degli spazi esterni e interni che caratterizzano l’effetto dinamico dei suoi affascinanti affreschi.