G. Brazzale & L. Immesi | Ritual – Una storia psicomagica

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locandinaRitual – Una storia psicomagica, di G. Brazzale e L. Immesi, Ita 2013, 95′

Produzione Esperimentocinema 
Distribuzione Mariposa cinematografica
 
In uscita nelle sale cinematografiche l’8 Maggio 
 

Lia è una giovane donna che vive con Viktor una storia d’amore fuori dai canoni tradizionali degli innamorati: consumano infatti rapporti sessuali sfrenati e la loro relazione procede abbastanza bene finché Lia non rimane incinta. Viktor, anziché gioire per la notizia, comincia a dare segni di squilibrio che lo portano a trascurare sempre più Lia. La ragazza quindi, in preda ad allucinazioni ed instabilità psicologica, decide di andare a trovare una zia che cerca di curare i suoi mali con rimedi per così dire magici e alternativi, simili ad una vera e propria stregoneria.

Primo film per Giulia Brazzale e Luca Immesi i quali, oltre ad aver diretto il film, hanno anche fatto da produttori, sceneggiatori e montatori: il risultato è un film complessivamente girato bene e con inquadrature molto eleganti quando non ci sono scene di tensione. Al contrario, in alcune scene di queste ultime i due adottano un linguaggio distorto capovolgendo lo spazio con volute oscillazioni della macchina da presa. Interessante la scena del rasoio che taglia la faccia di Viktor mentre si rade, probabile omaggio al cortometraggio di un giovanissimo Martin Scorsese.

Nel complesso, anche se si notano ancora delle insicurezze dovute a due registi alle prime armi – come l’aver trascurato il montaggio per aver ricoperto forse troppi ruoli -, il film racconta una storia di streghe in chiave moderna e soprattutto inedita, tra realismo e surrealismo. Lia vive con una doppia personalità e crede talvolta di vivere il suo passato parallelamente al suo presente.

Interessante notare che il film sia stato girato per la prima volta in Italia con una Red Epic 5K, già utilizzata oltreoceano per produzioni imponenti come Prometheus e Lo Hobbit.

Ritual si presenta come un film umile e moderno, risultato della scelta di pochi personaggi e poche location che creano ordine a livello narrativo.

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Autore

Jacopo Testone

Scrivo per Nucleo dal 2014, sono laureato al DAMS di Roma Tre con 110 e lode con una tesi sulle teorie e pratiche del piano sequenza. Aspirante regista.

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