Artista: Roberta Gentili Titolo: Be White Luogo: CSOA Sans Papiers – V. Carlo Felice 69, Roma 31 Gennaio 2015
A passi scalzi, dolenti e solenni, procede lentamente una figura femminile senza tempo, archetipica, sacra e sensuale allo stesso tempo, religiosa e straordinariamente umana.
Su una via crucis contemporanea, tracciata all’ improvviso tra il pubblico del CSOA Sans Papiers che si apre attonito, una luce illumina l’autrice-interprete Roberta Gentili, accarezzata da sonorità incantate con pulsazioni intense, beat liquidi e palpabili che scendono su di noi, quasi a gocce che colano sulla pelle e la consumano.
Sulle sue spalle grava un peso misterioso, un pesante rullo di carta dal bianco catartico, accecante, nel buio della sala e nell’oscurità in cui sembra patire il mondo («world is too black and we have to be white» annota l’autrice per il suo progetto).
Da tormento di una sofferente Passione, questa simbolica croce sacrificale diventerà il luogo su cui distendersi, un rifugio atavico dove deporre la fragilità potente del corpo in scena.
Le pagine vuote di un grande libro evocano spazi vergini, abissi imperscrutabili dell’inespresso che sarà violato. Sulla tela stesa, bianca come la tetra purezza del lutto orientale, si scorge un’immagine dipinta, impressa dai segni indelebili di un sepolcro ancestrale; forse l’ostensione di una Sindone nutrita d’ Arte, che vedrà la stessa protagonista plasmarsi e trasformarsi in divinità/mortale o sacerdotessa/artista, fino a immergersi e immolarsi in quel nero profondo.
Il live si è svolto effettivamente come un rito, un omaggio alla potenza creatrice e alla metamorfosi che si compie nell’ arte – teatrale e non solo – (Roberta Gentili è anche autrice di opere in acrilico e tecnica mista, correlate alla performing act “BE WHITE” ed esposte nel corso della stessa serata al Sans Papiers).
In occasione del primo anniversario di NUCLEO art-zine, la performance ha rappresentato con forza uno degli intenti artistici e culturali della rivista: un’appassionata ricerca attenta all’ innovazione, attraverso l’indagine sugli spunti più originali e intensi della scena romana contemporanea.