Romaeuropa: Enzo Cosimi, Calore (1982)

2 e 3 febbraio Enzo Cosimi ripropone al teatro Palladium il suo lavoro di esordio, un canto all’innocenza della perversione, alla festa e alla corporeità che non si risparmia.

 2 e 3 febbraio 2013 – Palladium, Roma

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Inizialmente i danzatori espongono i propri caratteri singolarmente. La donna punk (s)vestita di verde, dalla cresta bionda e le labbra rosse, mette in scena una danza di esibizionismo e seduzione, con gesti parodici, eccessivi, in cui la sua artificialità è cultuale, divina ma anche smascherata. Anche l’altra donna esibisce un modo della seduzione, ma attraverso una purezza autoironica e perversa, alla maniera di Lolita. I due uomini sembrano presi invece da una sorta di autismo, in cui i gesti della presenza scenica sono ripiegati su loro stessi, autoreferenziali, seriali e concitati.

Ben presto questo scenario accompagnato da registrazioni di suoni naturali viene spezzato. In un susseguirsi di fasi diverse i quattro componenti del gioco esplorano ogni forma di relazione reciproca possibile. Dalla contesa di un osso, in una ferinità surreale, alla leggerezza di un passo a due in una messa solenne, dall’adulazione dell’una da parte di tutti, ad una danza solista che riesce a unire la grazia al grottesco, le relazioni dei quattro si configurano in un’ascesa al desiderio reciproco, alla festa sfrenata, al riso, agli scherzi degli amanti esausti, al rinvenimento alla fine di un rapporto vero.

In Calore il corpo unico della coreografia viene costantemente smembrato, i danzatori non sono parti di una legge superiore che li muove secondo un’armonia prestabilita. Sono autonomi, producono squarci di senso dal caos, dallo sforzo di un gesto ripetuto e di una fisicità espansiva. Sono esseri umani, i loro volti hanno espressioni fondamentali per la performance: in gran parte amplificano parodicamente,  ma possono anche essere in contraddizione con i passi, reagirvi. Tra tutte le forme di relazione esplorate da questa danza non compaiono il sadismo, il masochismo, l’esclusione, la frustrazione.  Appare la ricerca di relazioni reciproche di gioia, di un atteggiamento estetico lieve e complice, attraverso giochi che sfiorano il male ma riescono a trattenerlo fuori dal linguaggio dell’interazione umana.

Calore, è l’opera realizzata al ritorno di Cosimi dalla sua esperienza di studio a New York dove perfeziona la tecnica contemporanea con Merce Cunningham, e il balletto con Cindy Green, Joselyn Lorenz e Meggie Black. Gli interpreti erano i suoi amici, non danzatori professionisti. Oggi invece sono ne sono interpreti i ragazzi della Compagnia Enzo Cosimi.