Al Romaeuropa, Cesare Ronconi porta in scena Ora non hai più paura, seconda parte della Trilogia della gioia, progetto triennale del Teatro Valdoca. Dal 6 al 10 febbraio Teatro Palladium.
Ora non hai più paura regia, scene, luci e costumi: Cesare Ronconicollaborazione drammaturgica: Mariangela Gualtieri
direzione del progetto sonoro: Enrico Malatesta
ricerca sonora e suono dal vivo: Attila Faravelli, Luca Fusconi, Enrico Malatesta con la collaborazione di Luciano Maggiore
in scena: Silvia Mai, Chiara Orefice, Sveva Scognamiglio macchinista Stefano Cortesi
attrezzisti: Maurizio Bertoni, Erica Montorsi
organizzazione: Elisa De Carli con Elisa Bello
amministrazione: Morena Cecchetti
consulenza amministrativa: Cronopios
produzione: Teatro Valdoca
in collaborazione con: Teatro A. Bonci di Cesena
Dal 6 al 10 febbraio – Palladium, Roma
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Ora non hai più paura ha tanti protagonisti. E’ un quadro in movimento in cui tanti elementi si incrociano, si uniscono, si contrastano, si fondono. Uno degli elementi più imponenti è la partitura sonora, curata da Enrico Malatesta; si tratta di un dialogo tra due musicisti/compositori che, posti ai lati della scena, accompagnano l’intero spettacolo dal vivo. A destra lo stesso Malatesta alle percussioni e a sinistra Attila Faravelli per la parte elettroacustica creano atmosfere stridenti, ataviche, graffianti, profonde. Ai suoni si mescolano voci e rumori di una quotidianità che viene solo evocata, ma è molto distante dalla dimensione della scena in cui tutto rimanda a qualcos’altro: oggetti abbandonati, tende blu e linoleum nero srotolato costituiscono lo sfondo asimmetrico.
In questo scenario, fanno il loro ingresso tre figure femminili, di cui una fortemente androgina. Inizialmente non c’è interazione; ognuna si muove sulla scena slegata dalle altre e si presenta nella sua fragilità e nella ricerca di sé. In seguito, quasi per necessità e inevitabilmente, comincia tra loro un gioco di relazioni. I movimenti spaziano da registri di rigidità ad altri di morbidezza; il gioco ora è di seduzione, ora di provocazione, ora di competizione. Le luci sono parte integrante del rapporto tra le tre performer: occasionalmente le gestiscono includendole nei loro giochi. Il movimento a volte è studiato e misurato, altre è libero sfogo, espressione di puro istinto, evoluzioni di creature appena venute al mondo e in cerca della loro giusta dimensione. I corpi delle tre performer, Silvia Mai, Chiara Orefice e Sveva Scognamiglio, traducono in maniera incisiva e potente le loro intime sensazioni. Questa ricerca raggiunge l’apice nell’unico momento in cui si ode la voce di una delle tre donne che si esprime in un canto liberatorio.
E’ un invito a lasciarsi andare alle emozioni e alle sensazioni, a eliminare ogni paura intesa come qualcosa che può non far vivere intensamente e profondamente. Cesare Ronconi firma regia, scene, luci e costumi di quella che è la seconda parte della Trilogia della gioia, progetto di durata triennale che ha debuttato lo scorso anno.