Mustang, di Deniz Gamze Ergüven, Fra/Ger/Tur 2015, 97′ Produzione Charles Gillibert DistribuitoLucky Red @ alla Festa del Cinema di Roma
Presentato al 68esimo Festival de Cannes come una vera e propria rivelazione, Mustang, opera prima della giovanissima Deniz Gamze Ergüven, viene portato alla Festa del Cinema di Roma dalla rassegna autonoma Alice nella Città. Il film uscirà in Italia il 29 Ottobre per Lucky Red, ed è già tra i candidati per le nomination della cinquina per il Miglior Film Straniero ai prossimi Oscar.
Mustang è una storia di adolescenza e d’infanzia rubata. Una realtà ancora presente nei piccoli paesi della Turchia e non solo. Il fenomeno delle spose giovani, cresciute in un ambiente morboso e delimitato da obsoleti “valori” di virtù e castità. Ragazze che ancora prima di poter essere definite tali, vengono cresciute con il solo scopo di essere mogli, madri e donne di casa.
Mustang è la storia di cinque sorelle che vivono questa realtà opprimente. Una realtà che cade improvvisamente su di loro durante le vacanze estive. Lale, Nur, Ece, Selma e Sonay, rispettivamente dalla più piccola alla più grande, si vedono vietare, giorno dopo un giorno la loro libertà. Orfane di entrambi i genitori, sono state cresciute dalla nonna e dallo zio “padre padrone”. L’età della ribellione e della spensieratezza delle cinque, viene punita con una reclusione sempre più severa che parte dal divieto dell’uscire fino alle sbarre alle finestre.
L’unico scopo è quello di farle maritare, ancora caste e il prima possibile, ad esclusione di Lale e Nur, ancora troppo piccole. Ed è proprio Lale la più piccola ad essere la più intraprendente e la più riluttante ad accettare l’imposizione assurda della nonna e dello zio. Lale non può arrendersi e, mentre si vede portare via per diverse ragioni tutte le sorelle, si costruisce la sua precoce e indispensabile, indipendenza.
«È lo sguardo su queste ragazze ad essere corrotto, non loro…».
Nonostante la sua giovane età e la poca inesperienza Deniz Gamze Ergüven si dimostra essere matura nel gestire il tema come si può vedere sia nella sceneggiatura che nella regia, volutamente sporca e quasi in stile documentaristico. Del resto l’episodio che spinge la nonna e le zio a recludere le ragazze è tratto da uno stralcio di vita reale della stessa regista, accaduto prima di trasferirsi in Francia, terra di adozione e produzione del film.
Anche qui, ci troviamo di fronte a una pellicola che potremmo definire prossima al “cinema del reale”. Mustang non vuole commuovere, vuole piuttosto far riflettere e al tempo stesso lanciare una scintilla di speranza. Una storia drammatica dove è impossibile non sorridere per i momenti ludici e spensierati delle sorelle, diverse eppure uguali al tempo stesso. Determinate o meno, le ragazze cercano di vivere la propria esistenza respirando quanta più aria in questo luogo asfittico, pur sapendo quali possano essere le conseguenze della loro disobbedienza.
Ergüven riprende e supera la follia della reclusione – a causa delle maldicenze e della falsa moralità – de Il giardino delle vergini suicida (1999). Due civiltà differenti, due motivazioni differenti, chi per religione e chi per cultura, eppure la stessa follia. Tuttavia in Mustang la libertà non può essere raggiunta solo con la morte. Andando oltre il pessimismo di Sofia Coppola, Deniz Gamze Ergüven crea un barlume di speranza, sebbene sofferto.
Attenzione, Mustang non è una favola, e la regista lo sottolinea mostrando i destini differenti, somma o sottrazione delle scelte di vita di ribellione o sottomissione delle sue protagoniste. La Ergüven arriva a toccare le vette più tragiche della vita senza dimenticare la possibilità di riscatto, la possibilità di ricominciare da capo, superando ostacoli e paura. Mustang è un diamante grezzo, vera rivelazione tra le proposte di Alice Nella Città. Non dimentichiamo il nome della Ergüven perché, sicuramente, ne sentiremo ancora parlare.
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