La Pluie di Stefano Odoardi
2014/Francia-Italia/10’
La Pluie è stato proiettato durante la festa per il primo anno di Nucleoartzine, il 31 gennaio scorso presso il Cso Sans Papiers
La Pluie è l’ultimo lavoro di Stefano Odoardi. Dieci minuti per guardarsi allo specchio e riflettere le tante personalità che conserviamo sotto pelle.
«Oggi è sparita la nostra immagine. Immagine di bellezza e di amore negato. Lentamente sparirò anch’io forse per te».
La Pluie è come se fosse un Alzheimer continuo. Ci si dimentica chi siamo e diventiamo qualcun altro, e poi ci guardiamo dal di fuori, parliamo con noi stessi, siamo uno, due, cento, mille. Ci veniamo incontro, contro, tutti siamo uno e uno diventa tutti! La contraddizione è alle porte, ed è proprio questo che ci rende umani. Del resto come diceva Walt Whitman: Mi contraddico? Ebbene sì. Mi contraddico. Sono vasto, contengo moltitudini.
Perché noi non siamo solo noi, ma siamo anche tutto ciò che abbiamo visto, tutte le persone che abbiamo incontrato e conosciuto quel tanto che basta per potercele far restare dentro a vita. Noi siamo una persona di personalità. Siamo gli sceneggiatori della nostra storia, ci leggiamo un copione come se non fosse nostro e poi invece lo interpretiamo a mestiere. Si è così impegnati a recitare che poi non si capisce più se cosa si sta facendo è vero, è finto o è finto per davvero.
Ancora una volta Odoardi, come in Mancanza-Inferno, scava nel profondo subconscio di ognuno, e lo fa attraverso la bravissima Angélique Cavallari, interprete di tutti i personaggi del corto.
Senza dubbio un cinema minimalista quello di Odoardi, un cinema che cerca di descrivere le mille sfaccettature dell’animo dell’essere umano, i milioni di specchi che ognuno di noi ha dentro, che catturano immagini ma che a volte restano completamente vuoti.
Per descrivere l’essere umano non c’è bisogno nient’altro che di un essere umano, che sappia osservare e parlare, che sappia raccontarsi e raccontare.
Il poeta è un fingitore. Finge così completamente che arriva a fingere che è dolore il dolore che davvero sente. F. Pessoa