Artisti: Liqen, Agostino Iacurci
Titolo: SanBa2014
Luogo: quartiere San Basilio
30 maggio 2014
a cura di Simone Pallotta
A volte basta poco per rendere la fantasia parte integrante della realtà. Come quando da piccoli si osservava stupiti il viaggio aereo di una bolla di sapone che poi, posandosi da qualche parte, esplodeva e scompariva. A volte se la bolla ci andava a morire addosso, la pelle restava bagnata, profumata. In quel momento, e solo in quel momento, ci convincevamo che la bolla di sapone era reale. Ciò che si può osservare a San Basilio lascia questa sensazione, ossia che la fantasia, l’arte, il concetto diventino reali nel momento in cui l’idea si trasforma in colore, in immagine stampata, in forme.
Artefici di questa trasposizione da sogno a realtà sono due dei muralisti più apprezzati al mondo: Liqen e Agostino Iacurci.
Entrambi realizzano due opere su quattro facciate laterali di alcuni dei palazzi di San Basilio, e benché lo stile sia diverso, l’idea rappresentata è comune: il salvataggio del pianeta, la riqualificazione (che poi è la base del progetto audiovisivo rivolto al quartiere romano), mostrare dunque come sia possibile salvaguardare qualcosa, che purtroppo per noi sta andando allo sfacelo, attraverso l’arte e la cultura.
Liqen, che per realizzare i suoi murales si è trasferito per un periodo a San Basilio, rappresenta la sua idea attraverso la rinascita della natura, mai doma, riportata alla luce da un enorme rastrello (ElRenacer) e lasciata fiorire ed esplodere (El Devenir) affinché possa rigenerare anche l’uomo.
Iacurci dal canto suo rappresenta lo spirito del progetto direttamente attraverso l’uomo, che annaffia con la sua sapienza il futuro (The blindwall) e sorregge e protegge la terra per la sua salvaguardia (The globe).
In realtà queste opere sono il termine ultimo di un progetto molto ampio, ideato da Walls, team creativo che si occupa da anni di arte pubblica, che ha visto coinvolte anche le istituzioni scolastiche (che hanno realizzato le opere Stazione SanBa e il murales tridimensionale di pensieri) e la cittadinanza tutta di San Basilio. L’inaugurazione di questa splendida esposizione pubblica è avvenuta il 30 maggio scorso con una festa di tutto il quartiere, sviluppatasi attraverso una sorta di mostra itinerante accompagnata dai balli della Murga brasiliana dei Los Aquidones de Spartaco.
L’impressione che si aveva era quella di una processione, quasi passasse il santo del paese, quasi quella musica fosse una sveglia capace di buttare giù dal letto gli abitanti sornioni e lasciarli stupiti davanti ad uno specchio, per essersi trasformati in opere d’arte. Kafka ne sarebbe orgoglioso, ma anche Rivera sicuramente.