RIDIAMOCI SOPRA
serata flusso con Roma Rainbow Choir, I Serissimi, Saverio Raimondo, Paola Minaccioni, Awa Ly e Valerio Grimaldi, il cast di Boris: Paolo Calabresi, Luca Amorosini, Carlo Luca De Ruggeri
21 giugno 2012, ore 21.00
Teatro Valle Occupato, Roma
Info: sito Teatro Valle Occupato
Dal 13 giugno è iniziata la rassegna Se le cose non le sai salle, se le vuoi VALLE – Non solo un anno di occupazione, per festeggiare il primo compleanno dell’occupazione del Teatro Valle, iniziata il 14 giugno dello scorso anno. La rassegna proseguirà fino al 5 luglio, tra assemblee, spettacoli, incontri, performance, proiezioni, dibattiti, workshop e concerti.
Ricominciano dunque le serate flusso, ovvero serate all’insegna della creatività e della sperimentazione nelle quali diversi artisti si susseguono conquistando la scena con monologhi o altre performance artistiche. È il caso di Ridiamoci sopra, serata flusso che ha avuto luogo il 21 giugno. L’apertura è stata affidata al Roma Rainbow Choir, che ha ribadito la necessità di un impegno da parte di tutti nella lotta contro l’omofobia, eseguendo i brani musicali più celebri della cultura pop omosessuale.
A seguire una serie di monologhi: Saverio Raimondo, che ricorda con nostalgia l’epoca in cui era normale ricevere denaro in cambio di prestazioni lavorative; Luca Amorosino – Alfredo L’aiuto regista di Boris – che convive quotidianamente con problemi tanto corposi da essere divenuti ormai compagni onnipresenti, fatti di carne e dotati di voce, come Disoccupazione, Affitto, Gastrite etc.; Paola Minaccioni, che espone al pubblico il tragico racconto di come è stata contagiata dal virus dell’etichetta radical chic.
Incantevole l’intervento musicale della cantante francese Awa Ly, accompagnata dal musicista Valerio Guaraldi, che ha saputo offrire momenti di eleganza e sensualità grazie a capacità canore delicate. Le varie performance degli artisti sono state intramezzate dall’esilarante intervento de I Serissimi, un gruppo di quattro componenti di governo tecnico, la cui satira mette sotto accusa il movimento che dall’alto, con rigore esasperato e severa austerità, si fa beffe delle vittime della crisi.
A concludere la serata, Paolo Calabresi e Carlo Luca De Ruggeri – rispettivamente Biascica e Lorenzo Lo stagista schiavo di Boris – trionfano con la lettura di un testo sulla mania tutta italiana per il cibo, per la buona tavola, per il rito edonistico e gravoso che ogni pasto rappresenta.
Dunque, ancora una volta le serate flusso proposte dal Teatro Valle Occupato esaminano un paese oberato dalle nevrosi e dai difetti strutturali. E nel tentativo – a volte vano – di non disperarsi, bisogna riderci sopra.