regia Serena Vetrella in scena Franco Oppini, Christian Laiontini, Elisa Menchicchi, Ivano Calafato, Rossana Bellizzi, Antonia Fama, Diego Migeni, Yaser Mohamed, Ylenia Cammisa, Glenda Canino. e con Roberta Anna, Asiyat Gamzatova, Jonathan Giusto, Angelo Lotfredi, Giulia Malavasi, Marzia Mancino, Mariano Matrone. danza Chiara Sasso performance musicale Gianni Trotta 28 febbraio, Lanificio 159, Roma
Un’esperienza di teatro itinerante ha animato il Lanificio 159 domenica 28 febbraio, un luogo solitamente adibito ad altro uso che ha ospitato un viaggio attraverso alcuni fra i più rilevanti e commoventi monologhi delle opere teatrali di William Shakespeare.
Accolti come in una sala d’attesa di un aeroporto i “passeggeri” hanno bevuto un drink di benvenuto, si sono seduti ed hanno atteso che il proprio ‘volo’ fosse annunciato dagli altoparlanti di sala. Pronti per l’imbarco, presentato il biglietto, si fanno guidare attraverso lo Shakespeare Grand Tour.
Salite, discese, scale, porte, librerie che si aprono e diventano passaggi, una musica dal sapore industriale, distorta e ridondante, rimbomba nelle stanze. Salotti con comandanti di nave, intrattenitrici d’altri tempi, personaggi shakespeariani che si aggirano e narrano le loro avventure e disavventure in mezzo al pubblico, il tutto con un tocco retrò che dona un piacevolissimo senso estetico, assolutamente non trascurato nel lavoro. Non c’è platea, palco e sipario: il teatro è in mezzo ai partecipanti.
Si partecipa alla messa in scena di alcuni fra i più significativi e suggestivi monologhi dei personaggi delle opere teatrali di Shakespeare, da Amleto a Lady Macbeth fino al Mercante di Venezia.
Le cornici che vengono create dal pubblico itinerante e dalle scenografie, che danno una tridimensionalità interessante e suggestiva, gli attori – alcuni fra i quali decisamente degni di nota come Franco Oppini, Yaser Mohammed, Diego Migeni e Ylenia Cammisa – hanno reinterpretato in chiave contemporanea quegli scritti teatrali senza tempo, passando dalla frustrazione, alla durezza, alla rabbia, all’ironia senza dimenticarsi di far assaporare quel gusto che Shakespeare aveva donato loro.
Gli attori hanno saputo giostrarsi fra ambienti inconsueti e distanze ridotte, necessità che solitamente crea l’arte di strada.
L’esperienza è resa viva dal fatto che il viso dell’attore si trova a poco più di un metro dallo spettatore, che viene dunque paracadutato all’interno dell’accaduto, potendo quasi ascoltare il battito del cuore di Amleto, la rabbia di Calibano e la sensualità di Viola.
La regista Serena Ventrella sceglie di mettere in scena una performance, nel quale lo spettatore deve semplicemente rendersi disponibile e recettivo all’esperienza visiva, tattile ed emozionale.
Shakespeare Grand Tour tornerà in scena domenica 13 marzo con tre repliche alle 19:00/20:30/22:00.